Secondo un recente report pubblicato da AON Benfield (i cui risultati in sintesi sono stati riportati dall’ultimo ANIA Trends), i primi sei mesi del 2018 sono stati caratterizzati, a livello mondiale, da una minore incidenza economico/assicurativa degli eventi catastrofali, se comparati con il valore medio del decennio 2008-2017 e con i dati a partire da inizio millennio (2000-2017).
Gli eventi catastrofali censiti nei primi sei mesi del 2018 sono stati 156, un numero superiore rispetto alla media di 142 riscontrata negli ultimi 18 anni; i costi economici complessivi di questi fenomeni sono stati tuttavia stimati in 45 miliardi di dollari, il 64% in meno rispetto alla media dell’ultimo decennio (124) ed il 48% in meno rispetto alla media del periodo 2000-2017 (87 miliardi). Una tendenza si riflette anche sugli oneri assicurativi, stimati in 21 miliardi di dollari, -40% rispetto alla media del decennio (35) e -19% rispetto alla media 2000-2017 (26).
Quanto alla distribuzione geografica, 55 eventi catastrofali di grande entità si sono verificati nell’area Asia-Pacifico, 44 nell’area Europa/Medio-Oriente/Africa, 37 negli Stati Uniti e 20 nel resto delle Americhe.
I costi economici e quelli assicurativi più elevati sono derivati dalle perturbazioni invernali (rispettivamente, 43 e 20 miliardi di dollari; in entrambi i casi si tratta di valori medi molto inferiori a quelli del decennio e degli anni successivi al 2000). Le alluvioni hanno generato costi economici inferiori del 67% rispetto alla media e costi assicurativi inferiori in misura del 64%, ma si sono confermate come il fenomeno a cui è associata la maggiore mortalità (892 vittime).
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