Liberalizzazioni, scatole nere, caro tariffe, risarcimento diretto. Sono solo alcuni degli argomenti discussi nell’ambito di un convegno organizzato dalla Cgil Fisac Campania.
«La dotazione di una scatola nera per gli autoveicoli campani è, certamente, una strada percorribile, ma non elimina la necessità assolutamente prioritaria, in questo territorio, di un livello tariffario simile a quello di analoghe regioni». È quanto ha sostenuto Susy Esposito, segretaria generale della Fisac Cgil Campania, nel corso del suo intervento al convegno dal titolo Rc auto in Campania: mi costi? Ma quanto mi costi? organizzato a Napoli appunto dalla Cgil Fisac Campania con la collaborazione dell’Istituto di studi, ricerche e formazione della Fisac Lab lavoro, assicurazioni, banche.
Per Esposito, «la scatola nera è un elemento necessario, ma non sufficiente perché, come già a conoscenza dei tecnici del settore, tale accorgimento non risolve i problemi legati alla micro-sinistrosità e, quindi, non è così direttamente collegato alla diminuzione delle tariffe». Il convegno ha riunito nello stesso tavolo esponenti del mondo politico, assicurativo, sindacalisti e rappresentanti delle associazioni dei consumatori.
Si è dibattuto anche in merito alla differenza tariffaria fra un automobilista assicurato a Milano e a Napoli, che risulta evidente. Per affrontare seriamente la problematica, Esposito ha sottolineato che occorrerebbe operare su due livelli: «Un livello macro, attraverso la creazione di un Forum con tutti i soggetti portatori di interesse, istituzioni comprese, che ha come scopo la difesa dell’obbligatorietà della Rc auto e della sua funzione sociale mutualistica, nonché la sua sostenibilità; l’introduzione di misure fiscali, a livello provinciale, per premiare gli assicurati virtuosi e per incentivare una maggiore presenza organizzativa delle imprese assicurative; la creazione, nei territori a più alto rischio, di un coordinamento locale degli uffici antifrode delle singole compagnie. L’altro è un livello di intervento immediato, attraverso l’eliminazione del “malus” per l’assicurato incolpevole quando, per propria opportunità, le compagnie decidono di risarcire il sinistro; la non applicabilità dell’aumento tariffario per l’assicurato che non causa sinistri, ciò perché 1o scopo della tariffa bonus/malus è quello di premiare gli assicurati virtuosi, ma gli aumenti tariffari stemperano l’effetto del premio; un aumento della presenza della polizia municipale in strada per una maggiore fluidità dei flussi di circolazione garantendo, in tal modo, anche una presenza di intervento sulla constatazione dei sinistri».
Per Antonio Panzeri, deputato al Parlamento Europeo, la soluzione dei problemi campani e italiani sulla Rc auto passa attraverso la creazione di una forma di polizza di tutela giudiziaria obbligatoria senza costo e il risarcimento diretto obbligatorio, mentre Francesco Avallone, vice presidente della Federconsumatori, individua nell’indennizzo diretto, nell’utilizzo della scatola nera, nella riparazione specifica, e nella necessità di parametri certi di micro e macro invalidità, gli elementi necessari a uscire da questa situazione di caro tariffe. Era presente anche Paolo Garonna, direttore generale dell’Ania, il quale ha ribadito la necessità di fare pressione su parlamento e governo, per far risaltare nuovamente la funzione sociale esercitata dal settore assicurativo. Ha poi lanciato un monito nei confronti degli intermediari e della intermediazione in generale, che ha affermato essere in questo momento come una vecchia merceria di una volta che oramai è attività scomparsa e che deve evolvere verso una agenzia boutique, in grado di fornire consulenza di qualità.
Fabio Zullo, componente di giunta dell’Unapass, ha parlato dei rimedi necessari a risolvere la problematica legata all’Rc auto in Campania, riprendendo i temi delle liberalizzazioni, ma puntando molto sulla dematerializzazione degli attestati che vanno richiesti in via telematica e che permetteranno di incrociare i dati sinistri prima di una assunzione, per poi confluire sulla necessità del completamento dell’iter della creazione della agenzia antifrode in cui erano presenti elementi importanti per la moralizzazione del settore. Zullo ha poi evidenziato la necessità di impiegare sempre di più scatole nere e risarcimenti specifici che allontanino lo scambio di denaro e le mancate riparazioni. Gli strumenti per combattere il caro tariffe passano infine anche attraverso la necessità di pubblicità della professionalità degli intermediari che hanno precisi obblighi di assistenza alla clientela in caso di sinistri in modo da diminuire i costi del sistema. Alfonso Santangelo, segretario provinciale dello Sna ha incentrato il suo contributo sulla delusione circa la prima bozza sulle liberalizzazioni e ha poi ricordato esempi eclatanti di truffe assicurative, la necessità di creare l’agenzia antifrode e ha suggerito anche forme di polizza Kasko obbligatorie per tutti come in Francia.
Redazione Intermedia Channel