In questi giorni, il sindacato cercherà di costruire una rete di relazioni con il mondo politico allo scopo di influenzare la discussione in aula del decreto.
In una lettera diffusa ieri ai propri iscritti, lo Sna (nella foto sotto, il vicepresidente vicario Giancarlo Guidolin), ha fatto un resoconto sulla trasferta romana in occasione della riunione del Consiglio dei Ministri che ha varato il decreto sulle liberalizzazioni. L’obiettivo per i prossimi giorni, ha sottolineato il presidente Claudio Demozzi, è costruire una rete di relazioni con il mondo politico per cercare di influenzare la discussione in aula. Ecco la lettera indirizzata agli iscritti.
In concomitanza con la riunione del Consiglio dei Ministri che ha approvato il “Decreto Liberalizzazioni”, unitamente ai due vice presidenti (Giancarlo Guidolin e Giorgia Pellegrini) abbiamo incontrato a Roma, direttamente o indirettamente, molte personalità politiche, parlamentari e capigruppo. Da tutti abbiamo ottenuto molta attenzione verso le nostre istanze, pur in assenza di notizie certe sui contenuti del Decreto; oltre alle illazioni pubblicate sui giornali, nessuno dei politici con cui abbiamo avuto incontri aveva ancora avuto modo di visionare il Decreto.
Il Governo ha agito dunque in totale autonomia senza minimamente interagire con le forze parlamentari. Ora il Decreto inizierà il suo iter con la discussione in uno dei due rami del Parlamento; alla fine della discussione in aula, ed entro sessanta giorni, dovrà essere approvato in via definitiva. Fino ad allora rimarranno valide le norme che tutti avremo modo di leggere sulla Gazzetta Ufficiale di prossima diffusione.
Gli incontri romani, le numerose telefonate e le mail che abbiamo inviato in queste 24 ore, avevano lo scopo di creare una rete di relazioni politiche che ci permetta, già nei prossimi giorni, di seguire attraverso tutti i gruppi parlamentari di maggioranza e opposizione, il dibattito in aula e cercare così di influenzarne lo svolgimento. Inoltre abbiamo scritto, condividendoli con i Parlamentari con cui siamo entrati in contatto, alcuni emendamenti relativi alle norme riguardanti il nostro settore.
Purtroppo non sarà un’operazione facile e dal risultato scontato. Ricostruire una rete di relazioni politiche dal nulla, in poche ore, è un’impresa assai complessa e dai risultati tutt’altro che certi.
La sensazione è che l’estensore del D.L. abbia male interpretato le reali intenzioni del Governo. Infatti, nel comunicato stampa diramato al termine dei Consiglio dei Ministri, si legge: “Obbligo di confronto delle tariffe R.c. auto – L’articolo vieta alle compagnie assicurative la distribuzione dei prodotti o servizi ai clienti finali, (ndr: quindi si vieterebbe alle compagnie la vendita diretta dei prodotti) disponendo, nel contempo, che i distributori offrano ai clienti prodotti e servizi assicurativi di più compagnie (ndr: si stabilirebbe l’obbligatorietà del plurimandato). Previste sanzioni per le compagnie assicurative che limitano, di fatto o con previsioni contrattuali, la libertà dell’agente nell’offrire servizi e prodotti ritenuti più adeguati”.
Ben comprendete quanto vi sia una notevole dose di confusione e come sia profondamente diverso, ciò che abbiamo tutti appreso dalla lettura dei giornali. Nei prossimi giorni presidieremo con tutti i mezzi possibili i piccoli spazi che ci siamo conquistati, nella speranza che, alla fine, le nostre istanze siano accolte nella stesura finale della legge.
Invitiamo tutti quei colleghi che, tra le loro conoscenze o tra i loro clienti, annoverano personalità politiche, a rendersi disponibili per creare un momento di contatto – personale, telefonico o con uno scritto – in modo da ampliare il numero dei parlamentari che possano intervenire durante la discussione in aula, inviandone alla segreteria del sindacato, all’attenzione del presidente, i riferimenti (telefono, fax, email). Non mancheremo, nei prossimi giorni, di aggiornarvi sul seguito di questa vicenda.
Cordiali saluti.
Claudio Demozzi
Redazione Intermedia Channel