Per l’Associazione nazionale esperti infortunistica stradale, le modifiche promesse all’impianto del risarcimento diretto sono state cancellate dal decreto legge.
Sul decreto legge relativo alle liberalizzazioni interviene anche l’Aneis (Associazione nazionale esperti infortunistica stradale). «A parte le norme antifrode che mi trovano del tutto concorde, purché non utilizzate solo per ritardare volutamente i termini per la proposizione di congrua o motivata offerta, e a parte le norme studiate per impedire la contraffazione dei contrassegni e il loro controllo anche a distanza», spiega il presidente Luigi Cipriano (nella foto), «le promesse sostanziali modifiche all’impianto del risarcimento diretto, da sempre ritenuto un fallimento e considerato del tutto inidoneo a ridurre il costo delle polizze Rc auto, sono sparite dal Dl approvato dal consiglio dei Ministri, ennesima dimostrazione della forza delle compagnie assicuratrici».
Secondo Cipriano, «nella relazione illustrativa del decreto era stata annunciata la soppressione del secondo periodo dell’art. 149 del codice delle assicurazioni private, eliminando la procedura del risarcimento diretto del danno subìto dal conducente non responsabile. Al contrario, il decreto introduce solo la possibilità per le compagnie di offrire, per il danno alle cose, il risarcimento in forma specifica e, se ciò non dovesse essere accettato dal danneggiato, il risarcimento per equivalente è ridotto del 30%. Mi auguro», ha concluso Cipriano, «che in sede di conversione il secondo periodo dell’art.149 comma 1° venga soppresso, altrimenti la tanto decantata manovra per ridurre i premi assicurativi resterà senza effetto e i premi non diminuiranno».
Redazione Intermedia Channel