Opinione della Settimana

Liberalizzazioni, Calabrò (Agcom): Assicurazioni? Solo primo passo

Il decreto Monti nel settore assicurativo “è certamente un primo passo importante verso la liberalizzazione del settore, ma non soddisfa pienamente”. Lo ha detto Giovanni Calabrò, Direttore generale Agcom (Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato – nella foto), intervenendo stamani ad un convegno sulle prospettive assicurative del nuovo anno promosso dalla Fondazione Casifin Alberto Predieri (il Centro per lo studio delle istituzioni finanziarie promosso dall’Ente Cassa di Risparmio di Firenze) e dalla Sezione Toscana Aida (Associazione Internazionale di Diritto delle Assicurazioni).

Mi riferisco – ha proseguito Calabrò – alle norme che riguardano il risarcimento diretto perché c’è una spinta a una maggiore efficienza, ma è solo una spinta iniziale che non è sufficientemente dettagliata. Anche per quanto riguarda la distribuzione assicurativa non è certamente sufficiente l’informazione, da parte dell’agente, sull’esistenza di più polizze per rendere più competitivo il settore”.

Secondo Paolo Panarelli, Direttore generale Consap (Concessionaria Servizi Assicurativi Pubblici), con questi provvedimenti “è possibile una riduzione dei casi di frode nel settore Rc auto”. “Queste norme – ha aggiunto – sono contenute sia nella cosiddetta legge di stabilità che nel pacchetto sviluppo e rappresentano delle estrapolazioni di alcune previsioni contenute nel più generale Disegno di legge per la prevenzione delle frodi nel settore Rc auto. Alcune parti contengono un inasprimento al complessivo quadro sanzionatorio nei confronti dei periti nel campo dell’Rc auto. Queste nuove norme erano previste nel disegno di legge, che peraltro è ancora in Parlamento, e ora il governo le ha estrapolate, riviste, anticipate e ora rese operative”.

Per Pierpaolo Marano, dell’Università Cattolica di Milano, i provvedimenti governativi “aspirano ad introdurre elementi di competizione nel settore assicurativo e ad eliminare costi impropri che le imprese affrontano al fine di consentire una riduzione dei premi assicurativi”. “Sul contrasto alle frodi – ha proseguito – da un lato si vuole espungere dal sistema risarcitorio una serie i costi impropri che vengono sostenuti dalle imprese di assicurazione, ovviamente trasferendo il risparmio di questi costi impropri sui premi. Questa riduzione dei premi non è automatica, tuttavia, ma rimessa al corretto operare del gioco della concorrenza tra imprese che le norme introdotte vogliono stimolare. Nel caso delle polizze abbinate all’erogazioni di mutui e di finanziamento da parte delle banche, in realtà, le norme si aggiungono a quelle che l’Isvap ha già emanato e che entreranno in vigore ad aprile. Il quadro che emerge non è molto chiaro e quindi dobbiamo capire se questa serie di nome succedute rapidamente nel tempo contrastano effettivamente abusi nell’offerta essendo legate da un filo logico tra loro o sono contrastanti con quanto l’Isvap ha adottato in precedenza. Dunque dovremo attendere la conversione del decreto Salva Italia per conoscere appieno i confini e i limiti di tale intervento”.

Fonte: Prima Comunicazione (Articolo originale)

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