Opinione della Settimana

Rc auto: il contrassegno elettronico anti-truffa

Un chip nel contrassegno Rca per scovare i furbetti che non pagano

Una lotta iniziata a metà novembre 2011 e ripresa a fine gennaio 2012 col decreto liberalizzazioni: è quella contro i furbetti della Rc auto, che circolano senza pagare la polizza obbligatoria. Difficile stabilire con certezza quanti siano in Italia: è vero che tre milioni di veicoli non hanno la copertura assicurativa (è un dato ufficiale), ma da questi vanno tolti i mezzi che non circolano mai su strade pubbliche e che quindi possono non “pagare” la Rca.

PRIMO PASSO: 12 NOVEMBRE 2011
La Legge di stabilità cambia l’articolo 193 del Codice della strada: l’accertamento della mancanza di copertura assicurativa obbligatoria del veicolo può essere effettuato anche mediante il raffronto dei dati relativi alle polizze emesse dalle Assicurazioni con quelli provenienti dai dispositivi automatici gestiti direttamente dagli organi di Polizia stradale. Il riferimento è a Tutor, autovelox, T-Red (per chi passa col rosso), telecamere delle Zone a traffico limitato. In caso di infrazione (come l’eccesso di velocità nel caso degli autovelox) si incrociano le banche dati di Motorizzazione e Compagnie: niente Rca? L’organo di Polizia invita il proprietario a produrre il certificato di assicurazione obbligatoria entro un certo lasso di tempo.

SECONDO PASSO: 24 GENNAIO 2012
Ma ecco un’altra spallata ai “furbetti”: il Decreto Cresci Italia. Si attende un regolamento (da emanare entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della Legge di conversione del Decreto) che definisca le modalità per la dematerializzazione dei contrassegni, prevedendo la loro sostituzione o integrazione con sistemi elettronici o telematici, anche in collegamento con banche dati. Un contrassegno con un chip all’interno, probabilmente, al posto del rettangolino di carta, così facilmente falsificabile. E qualcosa di analogo viene invocato per il bollo auto. In più, attenzione: viene previsto l’utilizzo, ai fini dei relativi controlli, dei dispositivi o mezzi tecnici di controllo e rilevamento a distanza delle violazioni delle norme del Codice della strada.

PRIVACY
Ovviamente, come ricorda il decreto sulle liberalizzazioni, la violazione deve essere documentata con sistemi fotografici, di ripresa video o analoghi; ma con Decreto del ministro dei Trasporti, verranno definite le caratteristiche dei sistemi di rilevamento a distanza.

MENO PIRATI?
Insomma, un Grande Fratello che snida chi non paga la Rca. E forse anche un modo per arginare il fenomeno della pirateria stradale: automobilisti che scappano dopo aver causato un incidente, spesso perché senza Rca. Se si evita che un guidatore circoli privo di polizza, potrebbero diminuire i casi di pirateria stradale.

Fonte: OmniAuto.it (Articolo originale)

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