Si scommette sulla vita del proprio cliente. Se vive a lungo vince la banca, in questo caso Deutsche Bank, se non ce la fa vincono gli investitori che sottoscrivono il fondo dell’istituto tedesco. Un gioco macabro che ha suscitato l’indignazione dell’associazione bance tedesche che dalle colonne della Frankfurter Allgemeine Zeitung ha tuonato: “Il modello finanziario di questo fondo, a nostro parere, è contrario alla nostra morale e alla dignità umana“.
Anche perché l’operazione finanziaria non è certo all’insegna della trasparenza. Almeno a giudicare dal nome dei fondi: “Db Kompass Life”. A grandi linee il Db Kompass Life funziona così: se le persone di riferimento su cui si “punta” vivono a lungo ci guadagna la banca, nel caso contrario a trarre profitto è l’investitore che ha sottoscritto il fondo. Il campione di riferimento sono 500 cittadini americani over 70, le cui condizioni di salute vengono monitorate costantemente. Come se fossero dei cavalli da corsa.
Le polemiche, però, sono scoppiate solo adesso, con il Db Kompass Life 3, la terza edizione del fondo tedesco. Nelle prime due versioni i fondi Deutsche Bank erano, infatti, costituiti da polizze di cittadini statunitensi che non potevano più permettersele e le rivendevano a istituti e fondi hedge. Ma per la terza versione la banca tedesca non è riuscita a trovare un numero sufficiente di polizze assicurative e allora ha deciso di sostituirle con polizze sulle vite reali di un gruppo di persone tra i 75 e gli 82 anni. Un’operazione di cattivo gusto e di sicuro “contraria alla morale e alla dignità umana”.
Autore: La Repubblica (Articolo originale)