Opinione della Settimana

Sace batte Germania «fuori casa»

Passo a due, a beneficio di esportatori e investitori italiani e russi. La premessa è la nascita a Mosca di Exiar (Export Credit Agency of Russia), ottobre 2011. È la nuova agenzia russa per l’assicurazione del credito all’esportazione e agli investimenti, creata e controllata interamente dalla statale Vneshekonombank, o Veb: fedele alle proprie radici di banca sovietica nata per sostenere gli interessi economici dell’Urss all’estero, rilanciata nel 2007 come banca di sviluppo a sostegno dei grandi progetti di investimento in Russia. Quest’oggi entra in scena la Sace: battendo la concorrenza del consorzio tedesco Euler Hermes-PricewaterhouseCoopers, il gruppo italiano è stato scelto dai russi come advisor per Exiar.

Sace (nella foto, il presidente Giovanni Castellaneta), un modello “evoluto” di agenzia di credito dedicata non soltanto al sostegno tradizionale all’export ma anche ad attività di internazionalizzazione in senso ampio, affiancherà l’agenzia russa nella costituzione e l’avvio delle sue attività: fornirà servizi di consulenza e un programma di formazione tecnica incentrato su prodotti, best practice di settore, mercati nuovi ed emergenti, gestione e valutazione dei rischi, sviluppo di strumenti assicurativo-finanziari a sostegno dell’export. L’annuncio dell’assegnazione del contratto, oggi a Mosca, verrà dato nel corso di una conferenza internazionale che sarà un po’ il lancio ufficiale di Exiar. E durante la quale verrà anche firmato un memorandum d’intesa che sarà la base della partnership tra Sace ed Exiar: l’obiettivo è rafforzare le opportunità commerciali e di investimento all’estero scambiandosi informazioni tecniche e attività di cooperazione su progetti attuali e potenziali, non solo in Russia e in Italia ma anche nei mercati della Comunità di Stati indipendenti.

Sostegno alla crescita e allo sviluppo e protezione dall’incertezza, l’esperienza di Sace unita alla vicinanza di un operatore russo ai mercati Csi: dall’intesa di Mosca nascerà una piattaforma di scambi di informazioni e condivisione dei rischi, per gli esportatori russi che guarderanno all’Italia e per investitori ed esportatori italiani nell’area della Csi. Allo studio di Sace – nel cui portafoglio la Russia è già il primo mercato estero con più di 5,4 miliardi di euro di esposizione – è una serie di nuove operazioni per un valore di oltre un miliardo di euro: centrate per prima cosa nei settori dell’energia – al primo posto nel portafoglio russo di Sace – dell’aeronautica – gravitando in particolare sul finanziamento delle vendite estere del Sukhoj Superjet 100, costruito con il coinvolgimento di Finmeccanica – e delle infrastrutture, una rete in cui la Russia ha grandi distanze da colmare. E alla quale sta destinando investimenti significativi.

Autore: Antonella Scott – Il Sole 24 Ore (Articolo originale)

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