Nel decreto sulle liberalizzazioni, maggiormente critiche appaiono le disposzioni relative ai servizi finanziari e assicurativi. Lo ha detto il presidente dell’Antitrust, Giovanni Pitruzzella (nella foto), in audizione al Senato.
In particolare, per quanto riguarda le commissioni interbancarie degli esercenti relative alle transazioni effettuate con carta di pagamento, ha rilevato Pitruzzella ”pur valutando con favore l’eliminazione del riferimento al limite dell’1,5%, non può non rilevarsi la criticità della previsione di una accordo tra gli operatori del settore e associazioni di operatori concorrenti per definire le regole generali per assicurare una riduzione delle commissioni interbancarie”.
Per quanto riguarda poi l’abbinamento mutuo-polizza assicurativa sulla vita, il presidente dell’Antitrust ha evidenziato che quanto stabilito dal Decreto legge ”è suscettibile di produrre effetti restrittivi in termini concorrenziali” perche’ ”appare favorire l’abbinamento tra servizi non necessariamente legati permettendo alle banche/assicurazioni (appartenenti al medesimo gruppo o legate da accordi di bancassurance) di estrarre più commissioni e di godere del ridotto rischio cliente, senza alcun effetto positivo in termini di minor prezzo per il mutuatario”.
Infine, per quanto riguarda le polizze Rc Auto, Pitruzzella ha avvertito che la finalità di assicurare la concorrenza tra le imprese assicuratrici ”non appare in alcun modo conseguibile” dalla previsione di un obbligo di confronto tra le tariffe e le condizioni contrattuali di almeno tre compagnie non appartenenti agli stessi gruppi.
Autore: ASCA (Articolo originale)