Rc auto, quaranta giorni choc. Da inizio 2012, si moltiplicano le truffe ai danni degli automobilisti: protagoniste delle frodi sono, per utilizzare una semplificazione giornalistica, le Compagnie fantasma. Ne è spuntata una mezza dozzina, stando alle denunce dell’Isvap. Detto così, la frode sembra semplice: chi mette in piedi il raggiro utilizza il nome di un’Assicurazione che non esiste, offrendo prezzi bassi, e il gioco è fatto. I malviventi incassano il denaro, lasciando circolare senza copertura assicurativa le vittime, con rischi enormi: se provocano un sinistro, devono pagare di tasca propria. Ma la realtà che si cela dietro quest’inganno è molto più complessa.
ESISTE ECCOME
Il fatto è che spesso la truffa è più subdola: la Compagnia esiste eccome, però non è autorizzata a rilasciare la Rca in Italia; oppure esiste, poteva vendere Rca fino a poco tempo prima, ma al momento della stipula del contratto non era più abilitata. Altra soluzione: l’Assicurazione non esiste, tuttavia ha un nome molto simile a un’Impresa realmente esistente. Così la stessa Impresa tirata in ballo è vittima della truffa, pur non avendo conseguenze negative (non verrà certo chiamata a risarcire i danni in caso d’incidente).
TEMPI DIVERSI
La fantasia di chi organizza il “tranello” non ha limiti: si vendono non solo polizze Rca annuali, ma anche di pochi giorni. Ovviamente false. L’automobilista paga un forfait di qualche decina di euro per circolare per un periodo molto limitato: è il caso di chi necessita di copertura solo per brevi periodi dell’anno. In particolare, sono stati segnalati casi di commercializzazione in Campania di polizze temporanee Rc auto contraffatte riportanti la denominazione sociale di Ethias Assicurazioni, simile a quella della società belga Ethias SA, con sede legale a Liegi: questa è abilitata a operare in Italia in regime di libera prestazioni di servizi in alcuni rami danni, ma non al rilascio di coperture assicurative Rca (ramo 10). E ancora: ecco le Rca temporanee di cinque giorni, della Great Lakes Munich Re Group, società che non rientra tra le Compagnie autorizzate, almeno in Italia. Può invece esercitare in Italia – in libera prestazione di servizi nella Responsabilità civile obbligatoria auto – un’Impresa inglese con una denominazione simile, la Great Lakes Reinsurance (UK) PLC, che ha comunicato di aver operato nel ramo Rca solamente come coassicuratore di altre Compagnie e di non aver mai sottoscritto direttamente alcuna polizza Rca. Un bel caos. S’è perfino scomodata l’Autorità di vigilanza per il settore finanziario del Belgio: ha reso noto che Allstate Insurance, Corona Insurance e Decofin Insurance non sono soggette alla vigilanza bancaria; e Ocean Transport Insurance Mutual è già posta in liquidazione; in Belgio esiste la Corona Direct, che tuttavia non è abilitata a svolgere alcuna attività assicurativa in Italia.
CI MANCAVA IL PREVENTIVATORE
In questa situazione confusa, l’Isvap ha pure segnalato l’esistenza del sito web www.iltuopreventivatore.it con indirizzo quasi identico (è presente l’articolo “il” in più) a quello del servizio pubblico di confronto delle tariffe Rca “tuOpreventivatOre”, promosso dall’Istituto stesso e dal ministero dello Sviluppo economico. Quello ufficiale consente di mettere a confronto le Rca delle Assicurazioni. Il primo sito, invece, utilizza loghi, nomi ed espressioni “volti a ingenerare negli utenti l’erronea convinzione di avvalersi del sito istituzionale”.
A CHI RIVOLGERSI
Chiarimenti e informazioni sulle Rca fantasma possono essere richiesti alla sede Isvap (Via del Quirinale, 21 – 00187 Roma, tel. 06 421331, fax 06 42133206). Se sentite odore di truffa, basta una telefonata.
Fonte: OmniAuto (Articolo originale)