Opinione della Settimana

Nagel (Mediobanca): nessuna assicurazione europea ha mostrato interesse per FonSai

L’ad di Mediobanca, Alberto Nagel (nella foto), esce allo scoperto sul dossier Fondiaria-Sai e lo fa con una dichiarazione agli analisti finanziari al termine della conferenza telefonica sui risultati semestrali della banca d’affari. Una dichiarazione che arriva dopo l’incontro avuto dal numero uno di Piazzetta Cuccia con il ceo di Axa, Henri De Castries, dove quest’ultimo avrebbe ribadito l’interesse del gruppo francese solo per alcuni asset di FonSai.

Dopo mesi di indiscrezioni sul fatto che l’operazione FonSai-Unipol sia stata favorita da Mediobanca al solo scopo di mettere in salvo il proprio credito da 1,1 miliardi nei confronti della compagnia controllata dalla famiglia Ligresti, Nagel ha voluto fare chiarezza sul perché Piazzetta Cuccia è giunta a sostenere l’offerta della compagnia bolognese e sul ruolo ricoperto dalla banca d’affari in tutta la vicenda.

Fondiaria-Sai“, ha spiegato agli analisiti l’ad di Mediobanca, “ha avuto un deterioramento dei capital ratio evidente nell’ultimo trimestre del 2011, che ha portato il solvency ratio al 75% e alla necessità di aumentare le previsioni di aumento di capitale che erano state fatte a fine dicembre“.

Di fronte a questa necessità“, ha aggiunto il banchiere, “è risultato evidente che bisognava assicurare una ricapitalizzazione della compagnia tenendo conto anche della situazione in cui si sono venute a trovare tutte le istituzioni finanziarie del vecchio continente, e le assicurazioni in particolare, nel nuovo contesto regolamentare. Un contesto che ha già portato a una richiesta di innalzamento dei coefficienti patrimoniali e che potrebbero salilre ancora con Solvency 2“.

Alla luce di questa situazione, ha spiegato il numero uno di Mediobanca, “si è reso inoltre necessario accompagnare il rafforzamento patrimoniale a una partnership industriale“, capace di dare stabilità di lungo termine a Fondiaria-Sai. “Per questo motivo è stata avviata, non solo da parte di Mediobanca, ma di tutte le banche d’affari coinvolte, la ricerca di un possibile partner industriale per FonSai. E’ stato chiesto a tutti gli operatori europei del settore se fossero interessati, ma nessuno si è mostrato interssato alla globalità del gruppo. In primo luogo per la forte esposizione della compagnia al rischio sovrano italiano e in secondo luogo sull’esposizione verso il settore immobiliare“.

L’opzione Unipol sarebbe dunque maturata solo dopo il disinteresse dei grandi operatori del settore per la compagnia controllata dalla famiglia Ligresti. “Unipol, che ha lo stesso rischio sovrano di FonSai, e aveva un progetto industriale, ha avanzato un’ipotesi alla compagnia e ai suoi azionisti e alle banche ed è stato trovato un accordo“.

Mediobanca“, ha infine spiegato Nagel, “si è mossa per sostenere una soluzione che privilegiasse non solo la solidità ma anche la durevolezza della soluzione“. “Il nuovo contesto dei mercati“, ha aggiunto, “ha reso necessario un diverso assetto proprietario e la necessità di passare da un assetto proprietario familiare a un assetto proprietario istituzionale e aziendale“.

Noi crediamo che la soluzione proposta da Unipol soddisfi sia il requisito della solidità sia quello della durevolezza“. In ogni caso, ha concluso l’ad di Mediobanca, “se altre ipotesi dovessero affacciarsi, noi continueremo ad avere come stella polare” una soluzione che soddisfi questi due requisiti.

Autore: Andrea De Biase – MF Dow Jones (Articolo originale)

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