Opinione della Settimana

Sator in Consob, FonSai scivola

Quelle di Fonsai-Unipol e dei suoi competitor sono ancora storie parallele. Oggi Matteo Arpe (nella foto), fondatore del fondo di investimento Sator, spiegherà alla Consob ed all’Isvap (in un’inedita audizione congiunta) i motivi che lo hanno spinto ad investire in Fonsai e a sottoscrivere un patto di consultazione con Palladio, altro investitore istituzionale, mettendo assieme una quota dell’8% del capitale sociale. Quell’ingresso in forze, avvenuto in un contesto di scambi vorticosi sui titoli, è percepito come un’interferenza nell’operazione di salvataggio della Fonsai e della successiva fusione con Unipol che farà da soggetto aggregante.

Il gruppo bolognese ha presentato un esposto alla Consob perchè vigili sull’andamento degli scambi azionari ma l’authority di Giuseppe Vegas è già da giorni al lavoro. L’audizione con Arpe fa seguito a quelle già svolte con i principali protagonisti della vicenda a tutela della trasparenza e della integrità del mercato.

Non meno impegnativo è il compito dell’Isvap la quale deve accertare se i nuovi azionisti di Fonsai coltivano un disegno industriale alternativo a quello progettato con Unipol, e di che natura. La regolamentazione assicurativa, volta ad evitare i fallimenti, assoggetta ad un’autorizzazione preventiva dell’Isvap chiunque detenga una partecipazione superiore al 10 per cento in una compagnia. Ma se un soggetto esercita comunque un’influenza notevole pur con quote inferiori di capitale deve ugualmente essere autorizzato dallo stesso regulator. Ne ricorrono i presupposti? La commissione di Giancarlo Giannini lo deve accertare.

In parallelo, intanto, si susseguono le fasi della lenta e complessa marcia di avvicinamento tra Fonsai e Unipol, che sarà scandita da ben tre aumenti di capitale (in Premafin, Fonsai e Unipol) seguiti dalla fusione finale tra i due gruppi. Oggi, con il Cda di Milano Assicurazioni (controllata di Fonsai) saranno diffusi i primi numeri sul preconsuntivo e con il medesimo ordine le giorno si riunirà, il giorno successivo, anche del board della capogruppo. I numeri dovrebbero confermare la perdita complessiva di 1,1 miliardi già annunciata, forse con qualche leggero miglioramento per l’andamento della Rc auto nella generazione corrente. I problemi però riguardano il pregresso.

Il corposo adeguamento delle riserve per i sinistri precedenti al 2009 – è stato sollecitato anche dall’Isvap nelle lettere inviate alla società nei mesi scorsi – ha pesato sui conti dell’esercizio per ben 790 milioni . Si aggiunge alle rilevanti minusvalenze contabilizzate sul bilancio di fine 2011 e che a metà febbraio risultavano almeno in parte recuperate per il rally dei titoli di stato ed anche la ripresa di valore delle azioni del gruppo. Ad esempio Milano assicurazioni ha pagato con una minusvalenza di circa 60 milioni l’investimento in azioni proprie Fonsai nel suo portafoglio. Una perdita di valore che i vertiginosi rimbalzi del titolo nelle ultime settimane hanno del tutto annullato. Domani gli amministratori presenteranno anche il budget per il 2012 con la previsione di un ritorno all’utile, dopo tre esercizi chiusi in rosso.

Autore: Riccardo Sabbatini – Il Sole 24 Ore (Articolo originale)

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