Sator Capital Limited e Palladio Finanziaria lanciano un’offerta vincolante, con scadenza l’8 marzo prossimo, per l’investimento nel capitale di Premafin per la realizzazione di un progetto di investimento.
L’offerta, informa una nota diffusa ieri in serata, è finalizzata a mettere a disposizione di Premafin fino all’importo di 450 mln euro da destinare al riequilibrio della struttura economico-patrimoniale della società stessa e al supporto della ricapitalizzazione della controllata FonSai. L’obiettivo dell’offerta, coerentemente con l’investimento effettuato direttamente in FonSai, è quello di supportare la ricapitalizzazione e il rilancio dell’attività del secondo gruppo assicurativo italiano garantendo anche l’attività di Premafin, evitando che quest’ultima trasferisca a FonSai tutta o parte della sua posizione debitoria.
Nel dettaglio l’operazione prevede la sottoscrizione di un aumento di capitale di Premafin, fino a 450 mln euro, di cui un importo massimo di 400 mln euro riservato agli investitori e un ammontare minimo di 50 mln offerto in opzione agli attuali azionisti di Premafin. Banca Profilo promuoverà un consorzio di collocamento per garantire il buon esito dell’operazione. Inoltre è prevista una ristrutturazione dell’attuale indebitamento di Premafin al fine di garantire il raggiungimento di un’equilibrata struttura economico-patrimoniale della società, previo accordo con le banche finanziatrici. In tale contesto gli investitori ritengono auspicabile anche una contestuale ridefinizione dell’indebitamento subordinato della controllata FonSai, al fine di garantire una più equa ripartizione degli oneri relativi al piano di salvataggio del gruppo Premafin/FonSai.
L’offerta è vincolata al verificarsi, entro il 30 giugno prossimo, di alcune condizioni sospensive tra cui le deliberazioni da parte degli organi competenti di Premafin dell’aumento di capitale con determinazione di un prezzo di sottoscrizione tale per cui, ad esito dell’operazione, gli investitori detengano una partecipazione non inferiore al 60% del capitale ordinario di Premafin; la conferma da parte della Consob sull’assenza di un obbligo degli investitori di promuovere un’offerta pubblica di acquisto su azioni Premafin, FonSai e Milano Ass., per effetto della sottoscrizione dell’aumento di capitale; l’approvazione, da parte delle banche finanziatrici, dell’operazione e del Piano di Ristrutturazione del Debito, a termini e condizioni ritenuti soddisfacenti dagli investitori; l’ottenimento di tutte le autorizzazioni necessarie al perfezionamento dell’operazione da parte delle autorità competenti; la mancata effettuazione da parte di Premafin o di qualsiasi società del Gruppo FonSai di atti o operazioni che possano contrastare l’operazione ovvero il conseguimento degli obiettivi della medesima e infine la mancata approvazione da parte dell’assemblea straordinaria o di altro organo competente di Premafin o di qualsiasi società del Gruppo Premafin di fusioni, scissioni, aumenti di capitale, o altre operazioni riservate alla competenza dell’assemblea straordinaria o di altro organo competente che possano contrastare l’Operazione, inclusa l’operazione di cui al progetto di integrazione con Unipol Gruppo Finanziario.
Gli investitori ritengono che la proposta, che non è subordinata ad alcuna attività di due diligence, sia migliorativa per gli azionisti di Premafin e della controllata FonSai, rispetto ai contenuti dell’accordo tra Unipol e Premafin del 29 gennaio scorso, in quanto prevede una maggiore dotazione di risorse finanziarie a disposizione di Premafin e per la ricapitalizzazione della controllata FonSai; garantisce la continuità e l’indipendenza di Premafin in qualità di azionista di maggioranza relativa di FonSai con conseguente rinuncia alla prospettata operazione di fusione tra Premafin e FonSai di cui all’accordo con Unipol; tale fusione non appare congrua rispetto allo stato di crisi del gruppo stesso e di FonSai e appare potenzialmente lesiva degli interessi degli azionisti di minoranza di FonSai; inoltre l’operazione, sempre secondo gli azionisti, prevede il coinvolgimento nel progetto anche degli azionisti di minoranza di Premafin, mediante l’eventuale sottoscrizione di una quota di aumento di capitale in opzione, come già positivamente sperimentato in precedenti occasioni e autorizzato dalle Autorità competenti; consente di realizzare una più equa ripartizione degli oneri connessi alla ristrutturazione del debito Premafin e alla ricapitalizzazione di FonSai tra le banche finanziatrici di Premafin e i creditori subordinati di Fonsai e infine consente di valutare una potenziale riduzione dell’aumento di capitale di FonSai per effetto dei benefici sul margine di solvibilità conseguenti al venir meno della prospettata operazione di fusione di Premafin in FonSai di cui all’accordo con Unipol.
Autore: Laura Bonadies – MF Dow Jones (Articolo originale)