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CONFERMA ART. 34: LO SNA MINACCIA PROTESTE CLAMOROSE

Lo Sna, si legge in una nota «è pronto all’autodenuncia di tutti i dirigenti sindacali in caso di emanazione dell’art. 34 secondo la formulazione vigente, la cui conseguenza sarebbe l’instaurazione di un numero enorme di contenziosi presso l’Istituto di vigilanza».

Le voci che in queste ore si rincorrono portano a una conferma della versione originale dell’articolo 34 del decreto legge sulle liberalizzazioni. Il Sindacato nazionale agenti non ci sta e in serata ha diramato un comunicato stampa che Intermedia Channel riporta integralmente:

Da fonti vicine alla X Commissione del Senato apprendiamo che, a fronte delle enormi pressioni esercitate dalla lobby delle compagnie, parrebbe che la Commissione stessa si appresti a licenziare il testo dell’articolo 34 del D.L. 1/2012 nella sua formulazione originaria; con ciò non tenendo assolutamente conto delle indicazioni che il maggior organismo di rappresentanza degli intermediari assicurativi e le associazioni consumeristiche hanno indirizzato ai Senatori della Commissione stessa e che sono stati ampiamente illustrati nel corso della audizioni formali.

Se questo dovesse avvenire, rappresenterebbe un enorme passo indietro sul terreno delle vere liberalizzazioni e smentirebbe la dichiarata volontà del Governo Monti,  di dare impulso allo sviluppo ed alla concorrenza del mercato assicurativo.

A fronte di ciò, il Sindacato Nazionale Agenti ha deciso di attuare immediatamente alcune azioni di protesta, utilizzando modalità nuove e incisive, anche allo scopo di far giungere alle Autorità Politiche il nostro disappunto per la poca sensibilità dimostrata nei confronti degli intermediari assicurativi e degli utenti.

La prima iniziativa, immediatamente attivata, sarà la non applicazione del disposto dell’articolo 34 del Dl 1/2012 da parte degli Organismi Nazionali dello Sna con autodenuncia presso la Presidenza della Repubblica, le Presidenze di Senato e Camera, la Presidenza del Consiglio, il Mi.S.E., l’Isvap, l’Ania e tutte le forze politiche ed istituzionali del Paese; a seguire verrà data identica indicazione operativa agli Esecutivi Provinciali dello Sna ed agli Esecutivi Nazionali del Gruppi Agenti: circa  1.000 intermediari che con la loro azione di disobbedienza civile, renderanno manifesta all’opinione pubblica l’inadeguatezza e inapplicabilità delle misure adottate.

A seguire, la protesta potrebbe portare al coinvolgimento delle Imprese con lo scopo di farle risultare le uniche ed esclusive destinatarie delle eventuali sanzioni. Ciò avverrà attraverso la restituzione di tutti i contrassegni e certificati assicurativi alle Imprese stesse.

Altre forme di mobilitazione potrebbero portare ad un presidio permanente davanti ai palazzi Governativi, alla prolungata chiusura delle agenzie e ad una grande manifestazione nazionale da realizzare anche in sinergia con le associazioni dei consumatori.

Redazione Intermedia Channel

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