Opinione della Settimana

Unipol al contrattacco, dossier all’Isvap

La documentazione, corposa, è stata inviata ieri all’Isvap e all’Antitrust. E rappresenta l’ultimo passaggio formale che l’Unipol doveva compiere nei confronti delle Authority. A Bologna sembrano pronti anche a modificare in corsa il piano nel caso ci fossero veti da parte di Isvap o Consob alla struttura del progetto, ma l’esenzione dall’Opa su Fondiaria Sai resta un paletto irrinunciabile. La Borsa intanto continua a scommettere su Premafin, contesa tra la compagnia bolognese e la cordata Palladio-Sator, che nei giorni scorsi ha offerto 450 milioni per entrare nella holding con un piano alternativo a Unipol.

Inviati documenti a Isvap
Ieri, secondo indiscrezioni, la compagnia di via Stalingrado avrebbe inviato all’Isvap e all’Antitrust l’intera documentazione sul progetto di aggregazione con il gruppo Fondiaria Sai e le sinergie industriali derivanti dalla stessa. Questo dopo che la scorsa settimana era stato già presentato il quesito alla Consob. Ora si aspettano le risposte da parte delle Authority competenti da cui nella sostanza dipenderà il futuro del piano di aggregazione della compagnia bolognese con il gruppo Fondiaria Sai. Un progetto, quest’ultimo, che prevede diverse fasi, dall’aumento di capitale di Premafin di 400 milioni riservato alla compagnia bolognese fino alla fusione a quattro della holding con Unipol, FonSai e Milano Assicurazioni, ma che pone una chiara condizione: l’esenzione dall’Opa su Fondiaria Sai. Si vedrà cosa decideranno le autorità di controllo.

Nell’attesa proseguono gli incontri tra gli advisors dell’operazione. Ieri si è tenuta una riunione in Mediobanca tra Gerardo Braggiotti, advisor di Premafin accompagnato dagli avvocati della famiglia Ligresti e l’amministratore delegato di Mediobanca, Alberto Nagel. «Una visita di cortesia», si è limitato ad indicare Braggiotti alle agenzie di stampa. L’incontro, peraltro, segue quello che si è tenuto il giorno prima tra la famiglia Ligresti e il banchiere nel corso del quale si è esaminata per la prima volta anche l’offerta presentata da Palladio e Sator su Premafin.

Unipol va avanti
«La nostra è un’opzione industriale, le altre non si capisce cosa siano», ha dichiarato ieri l’amministratore delegato di Unipol, Carlo Cimbri, a margine di un convegno a Bologna, commentando la proposta alternativa su Premafin-Fonsai formalizzata mercoledì scorso da Sator e Palladio. L’a.d. del gruppo assicurativo bolognese ha quindi assicurato che «andremo avanti con il nostro progetto senza modifiche», facendo dunque capire che la proposta alternativa presentata da Matteo Arpe e Roberto Meneguzzo non cambia i progetti di Unipol, né tantomeno la tabella di marcia dell’operazione.

Anche il mondo delle Coop è intervenuto sulla questione: «per portare a termine il progetto sul gruppo assicurativo FonSai che fa capo a Premafin le proposte di Unipol sono chiare e tutti le conoscono e si sa anche quali risorse possono essere messe in campo», ha sottolineato Giuliano Poletti, presidente nazionale di Legacoop, uno dei maggiori azionisti di Unipol.

Autore: Marigia Mangano – Il Sole 24 Ore (Articolo originale)

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