Opinione della Settimana

Unipol-Fonsai, il punto di vista di Stefanini

Un’operazione per crescere nel mercato salvando un’azienda in grave difficoltà. Così la pensa il presidente del gruppo della galassia delle coop, sempre più prossimo alla fusione con le società assicurative della famiglia Ligresti

Un partita che se va in porto porterà vantaggi a tutto il settore assicurativo italiano. Una volta compattati in un unico soggetto, Unipol, Fonsai, Premafin, e Milano Assicurazioni, si creerebbe la condizione per rendere l’Italia, dal punto di vista delle assicurazioni, più vicina all’Europa. Ne è convinto Pierluigi Stefanini (nella foto), presidente del gruppo assicurativo bolognese, intervenuto stamattina a Bentivoglio, nel bolognese, al congresso di Legacoop dedicato all’agroalimentare del nord Italia. “Unipol mira a creare le condizioni perché il settore assicurativo possa essere più europeo, più moderno e più rispettoso dei propri interlocutori, a partire dagli assicurati”, sono state le parole di Stefanini.

A margine dell’assemblea
, Stefanini non ha voluto rilasciare dichiarazioni sullo stato delle trattative. Ma, rispondendo durante una tavola rotonda ad una domanda sulla necessità di crescita dimensionale delle cooperative, Stefanini ha spiegato che una cooperativa deve sempre chiedersi perché voglia crescere. “Quali sono gli obiettivi che ci proponiamo? Per essere più influenti nel mercato – è stata la risposta – per fare economie di costi, per determinare economie di competenze nelle imprese. E aggiungerei un’idea ambiziosa: vogliamo portare nel mercato i nostri valori e le nostre competenze“. Perché per Stefanini le cooperative possono dare al paese un contributo per un’economia “giusta, pulita, trasparente, responsabile“.

Con tutta la modestia, la prudenza e i problemi che può incontrare – ha continuato – Unipol sta cercando di dare una risposta a un problema di un’azienda che è in grave difficoltà e quindi favorire un salvataggio in un settore come quello assicurativo che è molto importante per il paese. Naturalmente – ha aggiunto – crescere nel mercato, se ci riuscirà, e creare valore per Unipol e le sue attività, per i suoi interlocutori, azionisti, agenti e lavoratori“. Ma per Stefanini Unipol cerca anche di fare in modo (“e questa forse è la cosa più ambiziosa e difficile“) di creare “le condizioni perché il settore assicurativo possa essere più europeo, più moderno e rispettoso dei propri interlocutori a partire dagli assicurati“.

Fonte: Via Emilianet (Articolo originale)

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