Opinione della Settimana

FonSai: in cda 15/3 forchetta concambi per fusione con Unipol

Premafin: da Cda domani scontato esito risposta a Sator-Palladio

“Stiamo lavorando per preparare il consiglio del 15 marzo sull’aumento di capitale, in cui verranno individuati i valori economici delle società” coinvolte nella fusione con Unipol, vale a dire Premafin, FonSai e Milano Assicurazioni. Lo ha affermato una fonte vicina all’operazione, sottolineando che tali valori “verranno indicati dagli advisor con metodi condivisi. L’obiettivo è di arrivare a determinare” per quell’occasione “una forchetta dei concambi della fusione a quattro“.

Siamo in leggero ritardo sui tempi, forse di una settimana“, ha poi aggiunto un’altra fonte, riferendosi alle tempistiche necessarie per portare a termine le due diligence. “Stiamo facendo una due diligence incrociata” tra tutti i soggetti coinvolti e “non è escluso che i lavori del Cda del 15/3 restino aperti per qualche giorno. Si spera comunque di arrivare all’indicazione entro il 19 marzo, quando si terrà l’assemblea” dei soci FonSai che dovranno dare il via libera al Cda per procedere a varare un aumento di capitale da 1,1 miliardi di euro.

Per quanto riguarda invece Premafin, il Cda di domani “prenderà in esame la proposta avanzata da Sator e da Palladio Finanziaria, che è formale e richiede una risposta. Ma l’esito è scontato…“.

Lo ha affermato una fonte vicina al gruppo Ligresti, riferendosi all’offerta avanzata da parte di Matteo Arpe e di Roberto Meneguzzo, che complessivamente da qualche giorno detengono una partecipazione dell’8% nel capitale di FonSai, di rafforzare la controllante Premafin con un’iniezione di capitali freschi da 450 milioni di euro.

Come noto, tuttavia, il gruppo Ligresti sta trattando la fusione con Unipol in esclusiva, motivo per cui – pur non essendo stato quantificato l’ammontare esatto di un’eventuale penale da riconoscere alla compagnia bolognese nel caso in cui i Ligresti privilegiassero una soluzione alternativa – varrebbe il principio generale del diritto secondo cui se una parte è inadempiente puo’ correre il rischio di risarcire il danno arrecato alla controparte.

Aspettiamo di sapere che cosa rispondono Isvap e Consob“, ha poi risposto la fonte a chi domandava se la fusione sarebbe stata a quattro oppure a tre (ossia senza Premafin, ndr). “Abbiamo presentato una domanda unitaria e andiamo avanti su quella (cioè l’ipotesi di fusione a quattro, ndr). Per ora non abbiamo alcun piano B senza Premafin e quindi andiamo avanti con quello già annunciato“.

Autore: Oscar Bodini – MF Dow Jones (Articolo originale#2)

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