Nell’ambito di un’indagine su presunte truffe ad assicurazioni, la Guardia di finanza di Brindisi (nella foto, il Comando Provinciale) sta eseguendo 17 ordinanze di custodia cautelare (di cui sette in carcere e dieci ai domiciliari) e ha compiuto sequestri preventivi di beni per 220.000 euro. Altre 250 persone sono indagate. Gli arrestati, tra cui figurano un medico e due avvocati, sono accusati di truffa aggravata e continuata ai danni di varie compagnie di assicurazione, e per i soli professionisti, di corruzione, falsità ideologica e peculato.
In particolare, secondo l’accusa, gli arrestati si servivano di un nutrito numero di persone, parenti ed anche minorenni che, dietro piccolo compenso, si prestavano a figurare da passeggeri delle auto coinvolte i falsi incidenti, per incrementare l’indebito risarcimento. Inoltre, presso l’abitazione di alcuni degli arrestati è stata sequestrata la strumentazione utilizzata per falsificare certificati medici e fatture relative a prestazioni sanitarie di riabilitazione.
Secondo l’accusa, un medico ortopedico, coinvolto nell’operazione, aveva emesso certificati medici senza mai visitare le persone coinvolte nei incidenti, prescrivendo diagnosi e relativi giorni di malattia solo per consentire ai truffatori di massimizzare il risarcimento. Il tutto, a fronte del pagamento di 150 euro per pratica. Nel corso delle indagini sono stati ricostruiti complessivamente 81 incidenti stradali del tutto falsi e quantificato in quasi 300.000 euro le somme illecitamente liquidate a favore degli indagati.
Fonte: La Gazzetta del Mezzogiorno (Articolo originale)