Opinione della Settimana

Previdenza, da Confindustria Udine: "Riforma pensionistica, puntare su previdenza integrativa"

Per aiutare le persone ad orientarsi nel mondo della previdenza non bisogna parlare di prodotti o di fisco, ma di vita perché le persone hanno davanti a loro decenni di vita. In altre parole: il cambiamento del mondo viaggi a ritmi vertiginosi. L’assenza di denaro pubblico restituisce in capo ai cittadini responsabilità individuali ma in cambio di questo bisogna dare ai cittadini, da un lato, un’educazione finanziaria, assicurativa e di qualità e, dall’altro, uno sviluppo della previdenza complementare che passi attraverso consulenti competenti, capaci di accompagnare le persone nelle sfide della vita

E’ quanto ha affermato Sergio Sorgi (socio fondatore e vice Presidente di PROGeTICA, nella foto) al convegno dal titolo: “Il futuro più sicuro comincia nel presente: il nuovo sistema pensionistico cambia le regole: come muoversi?” promosso ieri pomeriggio da Confindustria Udine.

Come ha ricordato Franco Bassani, rappresentante della categoria Assicurazioni del Gruppo Terziario avanzato di Confindustria Udine, questo incontro nella sede degli Industriali friulani rientra all’interno del progetto “conoscereXscegliere” finalizzato a promuovere e diffondere una cultura assicurativa che consenta alle imprese di fare scelte consapevoli.
Il nostro primo obiettivo – ha rimarcato Bassani – è quello di dare alle persone gli strumenti per informarsi meglio. Oggi la previdenza richiede l’assunzione tempestiva di responsabilità e scelte“. “In Italia, rispetto ai Paesi anglosassoni, paghiamo ancora una carenza di cultura finanziaria – ha osservato Michele Bortolussi, componente del Consiglio Direttivo di Confindustria Udine – che, se ci fosse, permetterebbe al cittadino di predisporre al meglio il suo futuro, pianificando al meglio le proprie risorse disponibili“.

A seguire, l’esperta di previdenza pubblica di Confindustria, Maria Magri, ha illustrato la nuova riforma pensionistica targata Monti-Fornero: “Come Confindustria condividiamo questa riforma che incide sull’aumento dell’età pensionabile e sull’eliminazione delle pensioni per anzianità, così come condividiamo pure l’ipotesi, peraltro allo studio in questi giorni, di attutire il forte impatto che c’è e che ci sarà gestendo la fase di transizione attraverso una calibrata riforma del lavoro che preveda ammortizzatori più flessibili e incentivi al ricollocamento delle persone più anziane“.

Dal canto suo Sorgi, autore di diversi libri in materia, ha approfondito i riflessi della riforma sulla previdenza integrativa. Secondo Sorgi è corretto che si vada in pensione a 70 anni, “ma questo passaggio va inquadrato all’interno della politica sociale complessiva. Restano centrali due temi di welfare: come trovare lavoro ai più giovani e a chi ha più di 50 anni“.

Fonte: Italian Network (Articolo originale)

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