Mentre Premafin, con una decisione un po’ pilatesca, non si esprime sull’offerta promossa da Sator e Palladio Finanziaria, le cooperative che attraverso Finsoe controllano Unipol mettono a punto le munizioni per aderire all’aumento di capitale da 1,1 miliardi della compagnia finalizzato all’aggregazione con Fondiaria-Sai e Milano Assicurazioni.
Un’aggregazione, scrive MF, che passa dalla fusione a quattro alla quale stanno lavorando gli advisor in vista della scadenza della due diligence fissata per il 15 marzo. Perché l’obiettivo del gruppo bolognese guidato dall’amministratore delegato Carlo Cimbri è chiudere l’acordo entro la fine dell’anno.
La volontà di concludere celermente la fusione è stata ribadita ieri da Marco Pedroni (nella foto), presidente di Finsoe e della Coop Consumatori Nordest. “Le cooperative di consumatori presenti in Finsoe hanno spalle sufficientemente robuste per fare la loro parte“, ha dichiarato in un’intervista a Consumatori, la rivista delle Coop.
Tra le 41 cooperative azioniste “c’è stata una discussione intensa e ricca con, ovviamente, valutazioni anche diverse che alla fine ha portato a un’ampia condivisione del progetto“, precisa Pedroni per il quale “l’investimento aggiuntivo che dobbiamo sostenere, su un’operazione che complessivamente si aggirera’ sui 2 miliardi, è dell’ordine di 300 milioni“. Ma non è da escludere che per garantirsi il controllo dell’ipotizzato maxipolo le coop alzino la posta fino a 450-500 milioni per mantenere una partecipazione almeno uguale a quella attuale in Unipol, il 31,4% del capitale totale e il 50,7% dell’ordinario. Per rispettare i tempi del progetto, Finsoe convocherà il cda e l’assemblea per la sua ricapitalizzazione a ridosso degli appuntamenti che attendono il gruppo guidato da Cimbri, in programma giovedì 15 e lunedì 19 marzo e che avvieranno l’aumento da 1,1 miliardi.
Autore: Alberto Chimenti – MF Dow Jones (Articolo originale)