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VAN AMEYDE ITALIA: NUOVO CANALE DI BUSINESS E SISTEMA INFORMATICO AL TOP

Francesco Saverio Losito, general manager della società specializzata nella gestione dei sinistri in outsourcing, parla degli obiettivi per il 2012. 

Un sistema informatico di gestione dei sinistri che quest’anno raggiungerà il massimo della sua potenzialità e un nuovo canale di business su cui puntare. Il 2012 si preannuncia ricco di novità per Van Ameyde Italia, società specializzata nella gestione e nella liquidazione dei sinistri in outsourcing, che fa parte di Van Ameyde International, consociata interamente controllata da Rwtüv Ag di Essen, in Germania.

Presente in Italia dal 1963, la società gestisce nel nostro Paese qualcosa come 20.000 sinistri l’anno. Nell’intervista concessa a Intermedia Channel, Francesco Saverio Losito, nella foto (un passato in La Fondiaria, Sasa, Bnc Assicurazioni e Hdi), direttore generale e consigliere di amministrazione di Van Ameyde Italia, e da luglio scorso business development director presso Van Ameyde Group, spiega come opera la società in Italia e quali sono gli obiettivi per il 2012.

Domanda. In quale settore è specializzata Van Ameyde Italia?

Risposta. Nella gestione dei sinistri di qualsiasi tipologia nel ramo danni. Dal 1969, anno in cui in Italia è diventato obbligatorio sottoscrivere la polizza Rc auto, il baricentro di Van Ameyde Italia si è spostato sempre più verso il ramo auto. Ma, al contrario di tanti altri competitor che operano in questo mercato, abbiamo voluto mantenere la nostra iniziale vocazione: quella del ramo danni non auto. Pertanto gli investimenti sono proseguiti, in un settore che è meno importante dal punto di vista dei volumi, non certo da quello degli affari. Ancora oggi operiamo anche attraverso una special unit, deputata a gestire sinistri e operazioni di auditing che riguardano il mondo non auto: ramo trasporti, polizza cristalli, infortunio del conducente e via dicendo.

D. I vostri principali clienti sono le compagnie. Perché si rivolgono a voi?

R. In Italia lavoriamo con alcuni dei principali gruppi assicurativi come Generali, Allianz, Cattolica e Unipol, ma anche con compagnie di piccolo cabotaggio perché la filosofia di Van Ameyde è sempre stata quella di essere un punto di riferimento del mercato, al di là dei volumi dei partner. Diciamo che abbiamo stretto accordi con quasi l’80% di chi opera sul mercato italiano. A livello europeo rappresentiamo circa 500 compagnie di assicurazione, tutte diverse per dimensione e presenza territoriale. Perché si rivolgono a Van Ameyde? Per diverse ragioni. Il nostro core business è la gestione dei sinistri esteri e disponendo di una rete di uffici europea e globale, consolidata da oltre mezzo secolo, riusciamo in modo diretto o indiretto a garantire una copertura a chiunque e in qualunque zona.

D. Van Ameyde Italia come interagisce con le compagnie? E come avviene il processo di gestione dei sinistri? 

R. Le compagnie, a eccezione dei gruppi assicurativi internazionali che hanno sedi pressoché ovunque, non hanno la possibilità di seguire la gestione dei danni all’estero e pertanto hanno la necessità di affidarsi a un corrispondente che sia in grado di sostituirle nella gestione e nella liquidazione del danno. Nel caso per esempio di Generali, Van Ameyde copre questo aspetto nelle zone in cui il gruppo triestino non dispone di proprie strutture in quel determinato territorio nel quale si verifica il sinistro.

Quando si verifica il sinistro, i nostri uffici si mettono in moto e gestiscono informaticamente tutta la raccolta delle informazioni di base, seguendo le pratiche e stabilendo un contatto con l’interlocutore sinistrato. Lo facciamo attraverso un servizio attivo per 8 ore al giorno dal lunedì al venerdì. Van Ameyde mette a disposizione della compagnia anche una struttura peritale, e poi ancora avvocati, medici legali, accertatori e informatori, allo scopo di fare tutte le indagini che sono alla base dell’accertamento e della quantificazione del danno.

D. Si può quantificare il numero dei sinistri gestiti?

R. Mediamente negli ultimi anni abbiamo gestito circa 20.000 sinistri all’anno.

D. Quando si parla di gestione e liquidazione del danno è inevitabile fare riferimento al fenomeno delle frodi. Che poi fanno lievitare i premi Rc auto…

R. Ritengo che questo fenomeno abbia una incidenza notevole su quello che è il prodotto finale. Allo stesso modo, però, devo constatare che in Italia c’è poca propensione, da parte del mercato assicurativo, a contrastare effettivamente le frodi. Tutto sommato è più conveniente per le compagnie fare finta di nulla, o quasi, tanto poi si aumenta la tariffa e il problema si risolve. Non riscontro l’intenzione di fare azioni mirate attraverso seri investimenti e il mercato italiano, in questo senso, è uno dei più antiquati in Europa nella gestione di questa tipologia di fenomeno, che è purtroppo in crescita.

D. Voi come vi siete attivati per arginare le frodi internazionali? Avete creato una struttura ad hoc?

R. Van Ameyde Group dispone di una banca centrale dati a livello continentale che permette, quando si avvia un nuovo incarico, di sapere se quel determinato assicurato ha fatto incidenti per esempio in Portogallo, piuttosto che in altra zona. La procedura non si attiva in automatico: esistono dei flag che, a seconda del coefficiente che è stato assegnato, segnalano o meno uno stato di allerta. Questo è un sistema che ha prodotto notevoli risultati. Nel 2011 siamo riusciti come Van Ameyde Italia a smascherare e quindi impedire il pagamento di sinistri in odore di truffa per un valore stimato di richieste di risarcimento superiore a 500 mila euro. Non sono pochi.

D. Quale è la sua opinione in merito alle ultime misure che saranno adottate per contrastare questo fenomeno?

R. Rappresentano sicuramente una buona cura. Bisognerà vedere come verranno applicate e seguite. La mia opinione è che sarebbe necessario investire di più, il che non vuol dire spendere, ma fare delle operazioni che alla fine portino un valore in più, anche finanziario. Molte compagnie che operano sul mercato italiano considerano questa fetta di mercato poco interessante.

D. Oltre che con le compagnie, Van Ameyde Italia ha stretto accordi anche con gli intermediari. Vero?

R. Il nostro portafoglio è composto da tre tipologie di soggetti: quello principale (l’85%) è rappresentato dalle compagnie di assicurazione. Gli altri due soggetti con cui ci stiamo interfacciando sono nuovi e sono i broker e la pubblica amministrazione. Nel primo caso diamo supporto alle società di brokeraggio, in particolare medio piccole, che non disponendo di un proprio ufficio sinistri hanno la necessità di seguire i danni o particolarmente complessi, oppure avvenuti all’estero. Nel caso della pubblica amministrazione, Van Ameyde offre la sua consulenza nella gestione dei sinistri legati alle situazioni nelle quali Regioni, Comuni o Province prevedono delle franchigie sulle polizze di Rc generale. In questa ottica rientrano i recenti accordi sottoscritti con vari Comuni, tra cui Melegnano, in provincia di Milano, e Taggia, in provincia di Imperia.

D. Come è andato l’esercizio appena concluso? E quali sono gli obiettivi che vi siete prefissati di centrare nel 2012?

R. Per quanto riguarda l’esercizio 2011 è ancora presto per dare dei numeri. Tuttavia mi sento di poter dire che siamo riusciti a centrare quelli che erano gli obiettivi di gruppo. Rispondo adesso alla seconda domanda. Nel 2012 abbiamo aperte due scommesse. La prima riguarda l’obbligatorietà della mediazione che da marzo (dal 20, ndr) entrerà in vigore anche nel settore della Rc auto. Amplieremo la collaborazione con le compagnie anche in questo canale di business. E lo faremo attraverso due modalità, entrando in gioco quando la mediazione è stata attivata: intervenendo quando la compagnia deve, per così dire, resistere alla mediazione e in questo caso forniamo un supporto cercando di trovare una intesa con il danneggiato nel rispetto delle indicazioni che ci vengono date dalla stessa compagnia; intervenendo quando la compagnia vuole giocare di anticipo sul danneggiato, mettendo a disposizione l’operatività della joint venture fra Van Ameyde Italia e VaitAdr, organismo di conciliazione presente in tutta Italia.

D. L’altra scommessa quale è?

R. Il definitivo decollo del nostro sistema informativo, che in questi ultimi anni è stato implementato in modo modulare. Il 2012 dovrebbe essere l’anno del raggiungimento del 100% rispetto a quelle che sono le potenzialità dell’intero sistema. Questo per noi vuol dire non solo una maggiore operatività nel comunicare con le compagnie, ma anche una maggiore possibilità di acquisire quote di mercato.

Fabio Sgroi – Direttore Intermedia Channel

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