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ACCORDO CCNL: L'ANIA RACCONTA COME E’ ANDATA

Il nuovo contratto, che riguarda il personale assicurativo non dirigente, scadrà il 30 giugno 2013. L’associazione delle imprese, tuttavia, si dice consapevole di non avere raggiunto tutti gli obiettivi prefissati inizialmente nella piattaforma datoriale. 

L’Ania (nella foto sotto, la sede) racconta come è andata la sottoscrizione (con Fiba Cisl, Fisac Cgil, Fna, Snfia e Uilca) dell’ipotesi di intesa per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del personale dipendente non dirigente delle imprese di assicurazione. Il nuovo contratto, decorrente dall’1 gennaio 2010, scadrà il 30 giugno 2013.

«La piattaforma delle OO.SS.», spiega l’Ania, «conteneva, per il periodo 2010/2012, richieste di incrementi retributivi particolarmente gravosi, da un minimo del 9,38% sino a un massimo del 43,57% (a fronte di un recupero inflattivo per il suddetto periodo pari al 5,74 %), oltre a un consistente numero di richieste di tipo normativo aventi riflessi economici di particolare rilievo. Sin dalla apertura del negoziato la componente datoriale ha sempre rappresentato alle OO.SS.: la necessità di conseguire obiettivi di produttività e flessibilità, indispensabili per competere sul mercato; che eventuali marginali scostamenti economici rispetto al mero recupero inflattivo non avrebbero potuto che essere correlati all’effettivo conseguimento di tali obiettivi».

«La delegazione datoriale», comunica ancora Ania, «ha presentato proposte in merito: alla rivisitazione delle disposizioni che disciplinano l’area contrattuale, attraverso la previsione di attività no core e la conseguente loro affidabilità in outsourcing; alla modifica delle norme che riguardano le procedure di informativa e di confronto sindacale nei casi di ristrutturazione aziendale, finalizzata a distinguere le ipotesi di rilevanti ristrutturazioni o crisi aziendali non strutturali, da quelle che determinano eccedenze di personale. Nel quadro di un significativo recupero di produttività ed efficienza del settore, sono state presentate, da parte datoriale, talune proposte per un più efficace funzionamento di alcuni servizi essenziali delle imprese e richieste di strutturali flessibilità all’interno del modello organizzativo dei call center nonché la fungibilità del suddetto personale. Ad esigenze di efficienza e semplificazione gestionale rispondevano anche le richieste di modifica in merito al comporto di malattia e le proposte in merito alle tutele sindacali, per le quali appariva  improcrastinabile una azione di razionalizzazione del loro utilizzo all’interno di un doveroso contenimento dei relativi costi (di gran lunga superiori a quelli sostenuti in altri importanti settori)».

Ania aggiunge che «dopo una lunga e difficile trattativa le OO.SS., anche a seguito delle determinazioni delle assemblee dei lavoratori, hanno ritenuto non sussistenti al momento le condizioni per affrontare mutamenti nell’organizzazione del lavoro considerati così radicali. Al fine di superare l’impasse, le medesime hanno proposto di rinunciare alle piattaforme presentate dalle Parti e di focalizzarsi esclusivamente sul rinnovo della sola parte economica.

L’Ania, valutata l’attuale situazione complessiva e con la consapevolezza che, dopo tanti mesi di trattativa, i dipendenti di un settore importante della economia nazionale non potessero operare ancora senza un Ccnl di riferimento, ha ritenuto ricevibile tale richiesta sindacale; si è proceduto quindi a trattare solo sulla parte economica che è stata definita in questi termini:

– vigenza contrattuale prorogata di altri 6 mesi con scadenza il 30 giugno 2013;

– incremento retributivo per tutto il personale dipendente pari al 6,25% nell’ambito della vigenza contrattuale, al quale si andrà ad aggiungere un incremento dello 0,30% a decorrere dal 1° luglio 2013 per un incremento complessivo di 131 euro lordi mensili per un 4 livello settima classe (considerato per il settore il livello contrattuale di riferimento);

– incrementi economici dal 1° gennaio 2011;

– nessun incremento derivante dal recupero inflattivo per gli anni 2007-2008-2009 e 2010 e per lo stesso periodo erogazione di una somma una tantum di 650 euro lordi che non verrà considerata utile come base di calcolo degli istituti contrattuali e di legge.

Preso atto della decisione condivisa di rinnovare la sola parte economica del Ccnl e tenuto anche conto delle trasformazioni che si vanno delineando in tema di mercato del lavoro, ivi compresi ammortizzatori sociali, politiche attive e forme di accesso al lavoro, e della conseguente necessità delle Parti di effettuare un attenta e condivisa analisi della normativa contrattuale si è concordato di avviare un approfondimento sui temi ritenuti fondamentali per introdurre i necessari ammodernamenti nell’organizzazione del lavoro del settore.

Al riguardo, le Parti, hanno istituito una apposita Commissione con il compito di analizzare il tema delle flessibilità, avuto particolare riguardo all’organizzazione del lavoro, alla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, alla distribuzione dell’orario di lavoro, ivi compresa la copertura dei livelli di servizio essenziali nel pomeriggio del venerdì, ed alla fungibilità delle mansioni nei vari comparti di attività aziendale. Tali argomenti dovranno trovare soluzioni condivise in occasione del prossimo rinnovo contrattuale, in quanto elementi di trattativa non più procrastinabili.

Un’ulteriore commissione avrà il compito di verificare gli impatti sul settore della nuova disciplina legislativa in materia di ammortizzatori sociali – in via di definizione – anche al fine di razionalizzare e valorizzare gli strumenti attualmente in essere nel comparto assicurativo per implementarne le modalità di funzionamento.

Nell’Accordo siglato sono state definite delle procedure per il prossimo rinnovo contrattuale stabilendo contestualmente il superamento della norma del Ccnl del 2007 relativa alla indennità di vacanza contrattuale e dell’aggiornamento automatico degli adeguamenti inflattivi».

 «L’Ania, pur nella consapevolezza di non aver raggiunto tutti gli obiettivi prefissati inizialmente nella piattaforma datoriale», ha affermato Riccardo Verità (nella foto in alto), direttore delle relazioni industriali dell’associazione, «esprime soddisfazione per la conclusione del Ccnl, avendo conseguito una significativa moderazione salariale e avendo posto le basi per la risoluzione, attraverso un costruttivo confronto tra le parti, di alcuni temi particolarmente importanti per le sfide che nel futuro le nostre compagnie dovranno affrontare».

Redazione Intermedia Channel

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