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COMITATO GAA: MODIFICATA LA VERSIONE ORIGINALE DELLA DELIBERA

Alcuni presidenti di gruppo aziendali hanno chiesto di variare un passaggio del documento. Ecco quale….

Su richiesta di alcuni presidenti di gruppo aziendali, la versione originaria del documento di delibera del comitato dei Gaa in seno allo Sna è stata modificata. L’organo, lo ricordiamo, si è riunito lunedì scorso a Milano e simbolicamente ha lasciato aperti i lavori, con la possibilità di convocazione in qualunque momento. Per la visione completa del documento vi rimandiamo all’articolo pubblicato da Intermedia Channel lo scorso 8 marzo.

Nel dettaglio, la frase «il comitato, nel confermare il pieno e convinto sostegno all’azione portata avanti dall’esecutivo nazionale, invita l’esecutivo a valutare il coinvolgimento di tutti gli intermediari ed operatori del settore assicurativo, per un confronto nell’azione di modifica del testo dell’art. 34», è stata sostituita con «il comitato, nell’intento di rafforzare il nostro Sindacato nazionale agenti, invita l’esecutivo a valutare il coinvolgimento di tutti gli intermediari ed operatori del settore assicurativo, per un confronto nell’azione di modifica del testo dell’art. 34».

Fra i presidenti che hanno manifestato il proprio dissenso in merito al documento originale, Alessandro Lazzaro (nella foto sopra), presidente del gruppo agenti Axa Italia e Pierangelo Colombo (nella foto sotto), presidente del gruppo agenti Aviva.

Lazzaro, fra l’altro, ha rimarcato il fatto di «non aver riscontrato un solo intervento dei partecipanti alla riunione che manifestasse pieno e convinto sostegno all’azione portata avanti dall’esecutivo. L’unico argomento che, seppur con fatica era stato sottolineato da me, ma più in generale dagli intervenuti, riguardava la necessità di determinare tutti insieme, esecutivo, presidenti e Unapass, la linea strategica da seguire e, per farlo, che era necessario confrontarsi nel più breve tempo possibile».

Colombo ha ritenuto «fuorviante la frase nel confermare il pieno e convinto sostegno all’azione portata avanti dall’esecutivo nazionale. La maggior parte degli intervenuti ha viceversa contestato la linea dell’esecutivo in merito all’obbligo del plurimandato, affermazione contestata dal presidente Demozzi. Per onestà intellettuale devo inoltre però evidenziare che a pagina cinque primo comma del documento dello Sna del 03/02/2012 Audizione presso la X Commissione permanente del Senato della Repubblica si dichiara condivisibile l’intento di obbligare l’intermediario a sottoporre più offerte al cliente “purché esteso all’obbligo, in capo al medesimo intermediario, di rappresentare le tre compagnie delle quali sottoponga l’offerta al cliente (c.d. obbligo di plurimandato)”. Le indicazioni del comitato sono state praticamente unanimi nell’essere promotori del tentativo di compattare la categoria, al fine di evitare ulteriore confusione e da ciò sono scaturiti i motivi di cui alla parte finale del documento».

Redazione Intermedia Channel

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