Il sindacato sottolinea, tra le altre cose, il persistere delle difficoltà applicative nell’operatività quotidiana di servizio al consumatore, dell’art. 34 del decreto legge sulle liberalizzazioni.
Unapass, l’Unione nazionale agenti professionisti in assicurazione, ha inviato oggi una lettera indirizzata alla presidenza del Consiglio dei Ministri, al ministro dello Sviluppo Economico, al presidente della commissione Finanze della Camera dei Deputati, al presidente della commissione Attività Produttive della Camera dei Deputati e per conoscenza ai presidenti di Isvap e Ania, nella quale il sindacato sottolinea il «persistere delle difficoltà applicative nella operatività quotidiana di servizio al consumatore, dell’articolo 34 del decreto legge sulle liberalizzazioni». In sostanza, quello che si chiede è lo stralcio dell’intero articolo.
«Abbiamo dato giusto seguito alle indicazioni dei presidenti di gruppo pervenuteci sia durante la riunione del Focus Group dell’1 marzo scorso, sia separatamente in questi giorni», ha detto Massimo Congiu (nella foto), presidente dell’Unapass. «Nell’attesa della conclusione dell’iter di conversione del decreto in legge», Unapass richiede «una disposizione che renda retroattivamente inefficace il provvedimento nelle more della sua conversione. Il periodo di differimento di quattro mesi dalla data di entrata in vigore dell’articolo 34, come previsto nella modifica presente nel maxiemendamento già approvato al Senato, consentirebbe alle Parti di poter approfondire meglio con l’Isvap l’operatività della norma e addivenire alla proposta di uno standard di modalità operative ampiamente condiviso».
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Redazione Intermedia Channel