Cucchiani (Intesa Sanpaolo) non chiude al piano di Palladio-Sator
Fonsai anticipa all’Isvap i conti 2011 della compagnia a fa il punto con il regulator sulla marcia di avvicinamento a Unipol. Gli amministratori del gruppo assicurativo hanno ieri avuto un incontro con l’autorità in vista dei Cda di Milano assicurazioni (mercoledì) e della Fonsai (giovedì) che esamineranno il bilancio. La perdita record del gruppo si dovrebbe attestare oltre al miliardo anche se probabilmente sotto l’1,1 miliardi stimato nei mesi scorsi. I primi due mesi del 2012, positivi, mostrano invece una ripresa coerente con il budget della compagnia per l’intero esercizio. Va avanti intanto il confronto sulla due diligence con Unipol e le prime linee guida del piano industriale del nuovo soggetto integrato sarebbe giunte da qualche giorno anche sul tavolo delle banche creditrici che stanno discutendo la ristrutturazione del debito di Premafin.
Il punto più delicato, però, è un’altro. Simili dati e il rally dei titoli di stato e della Borsa dall’inizio dell’anno rendono possibile un aumento di capitale inferiore a quello fino a oggi previsto (1100 milioni)? A chiedere una verifica a Fonsai è stato lo stesso board della controllante Premafin e l’argomento sarebbe stato affrontato nell’incontro di ieri con l’Isvap. I numeri puntuali di fine febbraio mostrano un solvency ratio risalito a circa il 90% del livello minimo (rispetto al 75% del dicembre scorso). In astratto, considerando che un punto del margine di solvibilità vale per Fonsai circa 22 milioni, le nuove risorse patrimioniali (nell’ammontare originario) farebbero risalire il ratio intorno al 135-140%, bel oltre il 120% del target. Ma già ieri il regulator ha chiesto assoluta prudenza agli amministratori di Fonsai, in relazione al precario stato della società ed alla situazione ancora incerta dei mercati. Peraltro le valutazioni, che impegnano in prima persona gli advisor Citi e Goldman Sachs, starebbero prendendo in considerazione scenari prospettici (a fine giugno ed a fine anno) ipotizzando tra l’altro uno spread Btp-Bund intorno ai 350 punti base (superiore al livello attuale). La questione sarà comunque anch’essa all’esame del Cda di Fonsai e naturalmente dell’assemblea di lunedì prossimo del gruppo chiamata a varare l’aumento di capitale.
Nel confronto tra Premafin, le sue banche creditrici ed il progetto alternativo presentato da Sator-Palladio, c’è da registrare ieri una dichiarazione di Enrico Cucchiani, Ceo di Intesa Sanpaolo (creditrice di Premafin per 26 milioni), interpellato a margine di un convegno sulla la sua disponibilità a incontrare Sator-Palladio. «Vedremo cosa ci sará in concreto», ha risposto Cucchiani, «i piani è sempre bene che siano comunicati e che siano visti e giudicati per quello che sono e per quello che valgono».
Fonte: Il Sole 24 Ore