Parla il presidente Giuseppe Consoli.
«Considero l’iniziativa dello Sna tardiva e di scarsa efficacia, ai fini delle modifica del decreto, visti i tempi che la legge prescrive». A sostenerlo è Giuseppe Consoli (nella foto), presidente del gruppo agenti Itas che aggiunge: «Il gruppo da me rappresentato non aderirà all’iniziativa».
Consoli interviene anche sugli emendamenti presentati dal sindacato nazionale agenti: «Attualmente la geografia degli agenti di assicurazione è fortemente sbilanciata sul monomandato. Qualora il plurimandato diventasse un obbligo, quante agenzie entrerebbero in difficoltà? Molte, sicuramente più del 50%. Per questa ragione le proposte avanzate dallo Sna non mi hanno convinto. Penso che la scelta di diventare plurimandatari non deve essere una imposizione. Non mi convince ancora di più la logica per cui le compagnie di assicurazione dovrebbero essere costrette a rilasciare i mandati a chi ne avesse titolo. Evidentemente questo inciderebbe gravemente sui bilanci di alcune compagnie e questo a mio avviso nuocerebbe fortemente alla nostra mandante con la quale abbiamo rapporti consolidati. Quindi è un problema non solo per le reti, ma anche per la tenuta di alcune compagnie».
Redazione Intermedia Channel