Diversi i fattori che hanno contribuito all’andamento negativo.
Un rosso di oltre un miliardo di euro (1.034 milioni di euro, secondo i principi contabili Ifrs). Nel 2010 la perdita era stata di 928 milioni di euro. Fondiaria Sai ha approvato i dati definitivi economici e patrimoniali dell’esercizio 2011. Secondo il gruppo, hanno contribuito al risultato negativo:
– la significativa rivalutazione del carico residuo delle riserve sinistri del ramo Rc auto (810,4 milioni di euro), cui si è accompagnata un’altrettanto rigorosa politica di riservazione della generazione corrente al fine di determinare un costo del conseguito in grado di fronteggiare eventuali aggravamenti futuri del costo dei sinistri;
– l’impatto negativo dei mercati finanziari, in particolare nel secondo semestre; ciò ha comportato la necessità di iscrivere rettifiche di valore (c.d. impairments) su strumenti finanziari disponibili per la vendita per 373 milioni di euro, di cui 207,2 relativi al comparto azionario (tra cui Unicredit per 57 milioni, Generali per 48,2 milioni e Premafin per 31,6 milioni) e 156,3 milioni di euro a quello obbligazionario (questi ultimi interamente riferiti a titoli emessi dalla Repubblica di Grecia);
– la rilevante entità delle svalutazioni relative al patrimonio immobiliare di proprietà, pari a circa 342 milioni di euro, comprensivi degli ammortamenti di periodo per 76 milioni. A ciò si aggiungono oltre 18 milioni relativi a svalutazioni di partecipazioni collegate coinvolte in iniziative di sviluppo immobiliare;
– la necessità di procedere all’impairment di parte dell’avviamento imputabile alla controllata Popolare Vita, con conseguente iscrizione di una svalutazione per 101 milioni circa;
– l’andamento ancora negativo delle società del settore diversificato.
Leggi i Dati definitivi economici e patrimoniali dell’esercizio 2011 di Fondiaria Sai
Redazione Intermedia Channel