La compagnia dei Ligresti risponde ai quesiti della Consob e spiega che non è prevista nessuna garanzia a una ripatrimonializzazione del gruppo al di fuori della fusione con Unipol.
L’avvio dell’aumento di capitale di Fonsai è previsto per maggio ed è garantito dalle banche solo in vista dell’operazione con Unipol. E’ quanto riporta l’integrazione alla relazione illustrativa ai soci redatta in risposta alla richiesta di Consob sul termine ultimo entro cui si perfezionerà l’operazione di ricapitalizzazione.
Entro quella data è necessario che si siano verificate le condizioni alle quali è soggetto l’accordo tra Premafin e Unipol e la definizione dei termini e delle condizioni dell’integrazione con Unipol. “L’Isvap – indica inoltre nella sua risposta il cda di Fonsai – ha ribadito l’urgenza di procedere senza indugio alle operazioni di rafforzamento patrimoniale, senza individuare un termine ultimo per il loro perfezionamento“.
Quanto agli impegni preliminari assunti da Mediobanca e dalla banche disponibili a partecipare al consorzio di garanzia per la sottoscrizione dell’aumento di capitale, essi “sono strettamente connessi al positivo esito della prospettata operazione di integrazione” con Unipol, “non essendo stata al momento fornita analoga garanzia per la compagnia in ottica ‘stand alone‘”. “Conseguentemente le manifestazioni di disponibilità pervenute dalle banche del consorzio sono tra l’altro condizionate all’esecuzione del progetto di integrazione” con Unipol.
Se l’operazione di aggregazione con Unipol non dovesse andare in porto, Fonsai “valuterà tempestivamente ogni opportuna iniziativa volta a dare comunque esecuzione all’aumento di capitale proposto“. In particolare la compagnia verificherà “la possibilità di rinegoziare gli accordi in essere per l’organizzazione di un consorzio di garanzia, nel contesto comunque di un piano di risanamento che dovrà essere conforme alla disciplina del settore“. I quesiti posti da Consob che hanno portato alla stesura dell’integrazione alla nota illustrativa riguardano anche “il puntuale dettaglio dell’utilizzo dei proventi” dell’aumento di capitale, le possibili conseguenze relative al mancato avveramento di condizioni sospensive previste dall’accordo con Unipol, in particolare sul mantenimento del consorzio di garanzia organizzato da Mediobanca, le valutazioni degli amministratori sulla richiesta di Premafin sulla conferma o meno della quantificazione dell’aumento di capitale, l’eventuale aggiornamento sui dati consolidati al 31 dicembre 2011, le sinergie con la compagnia bolognese. Su questo punto, Fonsai ha risposto che la fase istruttoria dei profili industriali dell’operazione è ancora in corso e non sono state assunte delibere.
Autore: Vittoria Puledda – La Repubblica (Articolo originale)