Il sindacato ha consegnato alle istituzioni politiche e assicurative un documento nel quale si annuncia la non applicazione dell’articolo 34 del decreto legge sulle liberalizzazioni.
La presa di posizione dei vertici dello Sna contro l’articolo 34 del decreto liberalizzazioni va avanti. La scorsa settimana, l’intero organo dirigente ha consegnato a Flavia Mazzarella, vice direttore generale dell’Isvap, il documento di autodenuncia per inapplicabilità della nuova norma; lo stesso documento è stato poi consegnato a Palazzo Chigi, al sottosegretario di Stato per i rapporti con il Parlamento.
«Un atto dovuto per tutelare la categoria», lo ha definito Claudio Demozzi (nella foto), presidente nazionale dello Sna. «L’attuale formulazione dell’articolo 34 non apre alla concorrenza: la norma è semplicemente una farsa. L’agente dovrebbe selezionare altre due offerte migliori della propria, e così invitare il cliente a rivolgersi altrove. Qualcosa di bizzarro e grottesco». Lo Sna ha anche tenuto una conferenza stampa alla quale hanno partecipato anche alcuni senatori.
«La soluzione prospettata di consentire la collaborazione tra soggetti iscritti alla stessa sezione del Rui», spiega lo Sna, «ha trovato condivisione e apprezzamento nei senatori presenti; in particolare Giovanardi e Divina si sono impegnati a presentare in Senato due ordini del giorno con l’obiettivo di ottenere, dal Parlamento, una “raccomandazione” all’indirizzo dell’Isvap affinché proceda, in tempi brevi, alla riformulazione regolamentare, nella direzione di eliminare ogni limitazione alla collaborazione tra iscritto alla stessa sezione del Rui. I senatori Fioroni e Bubbico si sono impegnati a invitare il presidente dell’Isvap a una audizione formale davanti alla X Commissione del Senato al fine di approfondire il pensiero dell’istituto in materia. Copie dell’autodenuncia sono state anche inoltrate ai presidenti di Senato e Camera, al Mi.S.E. e all’Ania.
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Redazione Intermedia Channel