Opinione della Settimana

Liberalizzazioni: Più tutele per gli automobilisti

Hanno vinto gli automobilisti, almeno in teoria: tra i tanti emendamenti approvati dal Parlamento durante la conversione del decreto liberalizzazioni (Dl 1/12), nella corposa parte sulla Rc auto prevalgono quelli a favore dei consumatori. Ma è da vedere se si riuscirà ad applicarli e quanto i loro costi saranno scaricati sui prezzi.

Le novità più “popolari” sono due: l’abolizione del taglio del 30% al risarcimento introdotto dal testo originario del Dl per chi non fa riparare il veicolo da un carrozziere convenzionato con l’assicurazione (resta quindi la libertà di scelta) e l’obbligo per le compagnie di riconoscere pari trattamento a tutti i clienti che si trovano nella classe migliore di bonus-malus. In quest’ultima parte, la norma non appare ben comprensibile e ciò potrebbe farla restare inapplicata; l’intenzione del legislatore, comunque, è quella di garantire agli assicurati più virtuosi delle zone meridionali più a rischio di incidenti e truffe (soprattutto Napoli e Caserta), oggi fortemente penalizzati, prezzi allineati a quelli di cui beneficerebbero nel resto d’Italia. Esattamente come accadde nell’autunno 2002, quando però l’obbligo di pari trattamento fu abolito dopo poche settimane, col favore anche di molte associazioni dei consumatori: oltre ad alcuni motivi tecnici, prevalse la considerazione che i tanti virtuosi del resto d’Italia avrebbero dovuto pagare gli sconti concessi ai meridionali.

Si spera che stavolta al Sud possano crearsi condizioni di contesto favorevoli alla riduzione del divario: il Dl contiene anche molte misure antifrode, che sono state formulate in modo più preciso in fase di conversione. È il caso delle sanzioni da 10mila a 50mila euro per le compagnie che non rendono conto della loro attività antifrode e della previsione di nuove modalità (che sarà poi l’Isvap a fissare) per l’uso delle banche dati sui sinistri.

Un aiuto potrà venire anche dalla scatola nera, sulla quale il Parlamento ha colmato alcuni vuoti del testo originario: ha previsto decreti ministeriali per fissarne le caratteristiche tecniche, ha puntualizzato che ogni spesa connessa sia al montaggio sia allo smontaggio del dispositivo è a carico dell’assicurazione e ha aggiunto che lo sconto già imposto dal Dl a chi accetta di farsi controllare dalla scatole nera deve essere «significativo» (si vedrà poi che significato pratico si darà a questa parola).

Sono passate anche misure per tagliare i costi dei risarcimenti, come la diminuzione dei rimborsi alle compagnie che pagano i propri assicurati con l’indennizzo diretto e l’esclusione degli indennizzi per le lesioni lievi non oggettivamente dimostrabili (come il colpo di frusta).

Autore: Maurizio Caprino – Motori24 (Articolo originale)

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