Il Parlamento europeo trova un compromesso su Solvency II lasciando però insoddisfatti gli assicuratori continentali. Il comitato per gli affari economici di Strasburgo (Econ) ha ieri licenziato un testo sulla direttiva Omnibus II nel cui ambito sono disciplinate le nuove regole prudenziali per l’industria delle polizze. Econ ha tenuto conto delle proposte giunte dalle compagnie per limitare l’eccessiva volatilità del capitale regolamentare che può determinarsi in particolari momenti di stress dei mercati. Tuttavia lo ha fatto – ha commentato l’associazione degli assicuratori europei Insurance Europe – introducendo «inappropriate restrizioni» che limitano l’efficacia dei principi che sono stati introdotti. «Una simile situazione potrebbe portare, a danno dei consumatori, ad un inutile incremento dei costi delle pensioni integrative e di altri prodotti di risparmio pensionistico spingendo l’industria, per effetto della regolamentazione, ad uscire dalle polizze garantite a lungo termine».
In particolare il nuovo testo di Solvency II introduce il principio del matching premium per limitare l’uso del fair value in determinati portafogli assicurativi, ma ne restringe l’applicabilità sostanzialmente al caso delle rendite, in cui vi è una esatta corrispondenza tra attività e passività ed i premi degli assicurati sono già stati investiti dalla compagnia.
La nuova regolamentazione contempla anche la possibilità di un “premio anticiclico” per evitare eccessivi ed indesiderati scossoni ai ratios patrimoniali in caso di stress dei mercati. Ma non è stata definita la formula per calcolarlo ed inoltre spetterebbe all’Eiopa (il regulator europeo delle polizze) ed all’autorità per i rischi sistemici decidere se e quando utilizzarlo. Infine è stato inserito anche un meccanismo di estrapolazione per consentire di calcolare il tasso di attualizzazione delle riserve assicurative per scadenze (fino 40-50 anni) dove i tassi di mercato sono poco significativi. La proposta dell’Econ sarà ora sottoposta al cosiddetto “trilogo”, il confronto tra Parlamento, Consiglio e Commissione europei per giungere ad una testo condiviso.
«Mi auguro che in quella sede – sottolinea Dario Focarelli capo economista dell’Ania – possano essere apportati correttivi alle proposte dell’Econ. È auspicabile un allargamento delle possibilità di utilizzo del matching premium ma è soprattutto necessario conoscere con precisione la formula del premio anticiclico ed in che condizioni verrebbe a scattare. Diversamente si tratterebbe soltanto di un aggiustamento discrezionale in momenti di stress dei mercati che non risponderebbe alle necessità delle imprese assicurative le quali non potrebbero incorporarlo nei loro modelli di solvibilità».
Autore: Riccardo Sabbatini – Il Sole 24 Ore