Opinione della Settimana

Tariffa Rc Auto unica nazionale: utile?

Non è tutto oro quello che luccica…

Futuro della Rc auto, vediamola dalla parte degli ottimisti. Giorni fa, il senatore Franco Pontone ha presentato in commissione Industria del Senato un emendamento al Decreto legge liberalizzazioni: prevede che gli automobilisti virtuosi paghino la stessa tariffa Rca su tutto il territorio italiano, senza discriminazioni tra Nord e Sud.

PREZZI DIVERSI
È risaputo infatti che, a parità di caratteristiche, chi abita al Mezzogiorno (specie e Napoli e Caserta) paghi più dei residenti del Settentrione, perché gli incidenti e le truffe sono più probabili: questo va a discapito dei guidatori del Sud prudenti e onesti, in prima classe di merito. Di qui, quella che Pontone definisce “una buona notizia per gli automobilisti virtuosi delle Regioni dove le polizze Rc auto costano di più. Non è giusto che gli automobilisti virtuosi napoletani e meridionali paghino di più rispetto ai loro colleghi di altre Regioni”.

PRIMA CLASSE
Secondo quanto stabilito dall’emendamento, le Compagnie di tutta Italia dovranno proporre le stesse Rca per le classi di massimo sconto, la prima, quella dei virtuosi: “Per le classi di massimo sconto, a parità di condizioni soggettive e oggettive, ciascuna delle compagnie di assicurazione deve praticare identiche offerte”. In teoria, la tariffa unica nazionale a partire da chi è in classe di massimo sconto è l’unico modo per evitare che a Napoli e Provincia nessuno paghi di più per l’assicurazione rispetto al veicolo stesso.

RISCHI
E ora vediamo il bicchiere mezzo vuoto. Il serio rischio, se l’emendamento diverrà Legge, è che le tariffe salgano ovunque per coprire le spese del Sud, in particolare Napoli. Il ragionamento è semplice: per omogeneizzare quel segmento tariffario, a parità di fabbisogno finanziario, si dovrà aumentare le tariffe delle aree più profittevoli, ossia al Nord.

POLEMICHE
La questione s’è ovviamente politicizzata. La Lega Nord, dopo aver votato contro l’emendamento, protesta: “A Napoli e in certe aree del Sud – dice il presidente dei senatori della Lega Nord Francesco Moro – pagano di più perché il tasso di incidenti è più del 25%, tra i più alti a livello europeo“. Intanto l’Ania, la Confindustria delle Assicurazioni, che parla di riforma “punitiva” verso automobilisti e motociclisti: “L’eliminazione della territorialità del premio punisce il 65% degli automobilisti bravi e premia il restante 35%“.

Fonte: OmniAuto (Articolo originale)

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