La crescita e la redditività del comparto assicurativo italiano resterà sottotono potenzialmente fino alla fine del 2013 e si rifletterà a livello di risultati operativi
La crescita e la redditività del comparto assicurativo italiano resterà sottotono potenzialmente fino alla fine del 2013 e si rifletterà a livello di risultati operativi, nonostante un miglioramento della redditività da sottoscrizione. Questo è il “futuro” delle assicurazioni secondo le previsioni formulate da Fitch Ratings, che in un report sulle compagnie di assicurazioni italiane ribadisce l’outlook negativo per il settore.
“La crisi dell’Eurozona continua a rappresentare la maggior sfida che devono affrontare le compagnie italiane”, spiega in una nota Federico Faccio, senior director degli analisti assicurativi della nota agenzia di rating. “Questo, unito a una transizione a Solvency 2 che sara’ impegnativa per il mercato assicurativo italiano, terrà probabilmente i rating sotto pressione negativa per i prossimi 12-24 mesi”.
“I risultati del 2011″ – spiega Fitch – “hanno mostrato un generale indebolimento dell’adeguatezza patrimoniale delle compagnie e della redditività operativa dei rami vita, a seguito dell’impatto della crisi dell’Eurozona sul mercato obbligazionario italiano e in generale sul mercato azionario. Di contro, i migliori risultati tecnici indicano che le compagnie vita hanno preso provvedimenti efficaci sul prezzo e sulle garanzie dei prodotti. I margini tecnici nei rami danni hanno beneficiato della pulizia di portafoglio e degli aggiustamenti di prezzo avvenuti negli anni scorsi. La crescita è però destinata a restare sottotono per la riduzione delle coperture assicurative da parte delle famiglie, delle vendite stagnanti di nuove auto e di una competizione ancora sostenuta sulle linee aziende”.
“Infine la valutazione degli attivi a valori di mercato per Solvency 2 potrebbe rendere la patrimonializzazione delle compagnie italiane volatile, di riflesso all’andamento di mercato dei titoli di Stato italiani”, conclude Fitch.
Fonte: Investire Oggi (Articolo originale)