Secondo il sondaggio di Direct Line, sette italiani su 10 al volante seguono le indicazion i della voce guida.
Direct Line ha effettuato una indagine sull’utilizzo del navigatore satellitare, dalla quale emerge che il 39% del campione si affida sì al dispositivo tecnologico, «ma solo in caso di bisogno», il 27% «è diffidente e preferisce non fidarsi del tutto», mentre il 4% «non ne può fare a meno e segue ciecamente le indicazioni del dispositivo satellitare».
Il centro studi e documentazione Direct Line ha evidenziato anche che il 20% del campione ammette «di non averne mai posseduto uno, il 5% preferisce fermarsi a chiedere informazioni ai passanti, mentre un ulteriore 5% dichiara di non essere interessato ad avere indicazioni, perché in fondo a volte è bello anche basarsi sul proprio istinto e nel caso sbagliare strada».
Per quanto riguarda il trend delle personalizzazioni dei navigatori, gli under 25 scelgono nel 20% dei casi la voce di un personaggio famoso, il 38% degli over 45 una voce dalle tonalità «calde e suadenti», mentre tra i 25-35enni il 45% opta per una voce «ironica».
A questi dati si aggiungono quelli rilevati da una ricerca internazionale, sempre condotta da Direct Line: il 20% del campione ha confessato di aver rischiato molto distraendosi al volante per colpa del navigatore, il 10% si è trovato in situazioni di pericolo o ha dovuto affrontare manovre vietate dopo aver seguito le indicazioni del dispositivo elettronico e un ulteriore 10% afferma addirittura di aver raggiunto una destinazione sbagliata.
Tornando all’indagine «italiana», scattando una panoramica delle abitudini nelle principali città italiane emerge che bresciani (54%) e romani (48%) sono coloro che più si affidano all’apparecchio satellitare solo in caso di necessità. I bolognesi (35%) sono i più scettici e non si fidano al 100% della tecnologia, mentre i torinesi (6%) sono i più dipendenti dal navigatore: «sorprendentemente i milanesi, precisi e tecnologici nell’immaginario di tutti, dichiarano nel 6% dei casi di non essere interessati al navigatore e di non prendersela se a volte capita di sbagliare strada».
Redazione Intermedia Channel