Il cammino per riportare Cattolica Assicurazioni ai vertici della classifica delle compagnie più solide ed efficienti è iniziato “qualche anno fa. Cattolica aveva qualche problema e quindi abbiamo fatto le cose semplici che si fanno normalmente quando una compagnia si trova in difficoltà. Abbiamo messo mano ai sistemi organizzativi, alla revisione dei nostri sistemi distributivi, al rinnovamento di tutto il sistema informatico e soprattutto, e questo è stato l’elemento chiave, abbiamo messo le persone giuste al posto giusto. Cattolica in tre anni, gradualmente e senza clamore, ha praticamente fatto un turnaround sul management del 90%“.
Lo ha dichiarato l’a.d. di Cattolica Assicurazioni, Giovanni Battista Mazzucchelli (nella foto), dal palco dei “Milano Finanza Insurance Awards 2012“, precisando che la compagnia “presenta dei dati direi buoni, molto buoni per il comparto Danni, mentre per quanto riguarda il comparto Vita presenta le difficoltà che il mercato segnala in questo periodo“.
Nel 2012 “prevediamo di crescere“, ha proseguito Mazzucchelli. “Abbiamo fatto una scelta strategica in termini di presenza sul territorio, cioè stiamo puntando ormai da tempo ad essere molto più presenti nei piccoli centri rispetto ai grandi centri. E’ evidente poi che siamo meno presenti nelle zone più a rischio assicurativamente parlando rispetto a quelle a meno rischio. Questa è stata la scelta strategica che abbiamo fatto, stiamo puntando su un sistema distributivo tradizionale non trascurando gli altri canali distributivi, però siamo concentrati principalmente sul tradizionale“.
Sul tema cedola infine il numero uno di Cattolica ha precisato che nel 2011 la compagnia ha realizzato “un utile, un utile discreto, ma abbiamo scelto di non dare il dividendo. E’ stata una scelta che ha mirato più al consolidamento della compagnia che a dare soddisfazione ai soci. I soci li abbiamo tenuti comunque in considerazione perché abbiamo fatto un aumento di capitale gratuito distribuendo un’azione ogni 20“. Per quanto riguarda il futuro “prevediamo, se non ci sarà un’ulteriore crisi finanziaria che sarebbe devastante, di tornare al dividendo nel 2012 in quanto ci siamo mossi per creare le premesse affinché ciò avvenga“.
Autore: Alberto Chimenti – MF Dow Jones (Articolo originale)