“Il 2011 è stato un anno complicato sotto l’aspetto economico e finanziario. Dal punto di vista tecnico penso che i risultati del nostro gruppo e di altri gruppi siano stati buoni. Il 2011 è stato per gli assicuratori l’occasione per dimostrare di poter affrontare situazioni di mercato e macroeconomiche difficili. Soprattutto noi dobbiamo dimostrare che il modello di business così come l’abbiamo concepito può avere successo in situazioni particolarmente stressate“.
Per quanto riguarda il 2012 “tutti i gruppi guardano all’espansione ed è qualcosa di naturale. Ma tutti i gruppi oggi guardano molto alla redditività. Quindi bisogna un po’ dissociare il concetto di crescita, di crescita automatica. Oggi c’è crescita e crescita. Dobbiamo pensare a realizzare una crescita profittevole“.
Lo ha dichiarato l’a.d. di Generali Assicurazioni, Sergio Balbinot (nella foto), dal palco dei “Milano Finanza Insurance Awards 2012“, precisando che “le migliori opportunità di crescita sicuramente sono nei mercati emergenti. Noi abbiamo 3 aree importanti che sono quelle dell’Est Europa, dell’Asia e del Centro America che sicuramente si svilupperanno. Anche nei mercato maturo, se riusciamo a lavorare con intelligenza, guardando all’efficienza e all’innovazione, potremo avere soddisfazioni“.
Per quanto riguarda poi le vendite dirette, il numero uno di Generali ha sottolineato che “l’innovazione l’abbiamo sempre vista su due binari: quella di prodotto, che è importante, ma anche quella della distribuzione. Noi abbiamo, se non ricordo male, un 5% di produzione che viene dai canali diretti e i nostri più grandi concorrenti hanno la metà di noi. In tre Paesi chiave come l’Italia, la Francia e la Germania abbiamo la leadership sulla vendita diretta, che abbiamo lanciato anche in altri Paesi come l’Ungheria, la Slovacchia, la Spagna. Adesso stiamo pensando anche ad altri Paesi“. La vendita diretta “è un canale non sostitutivo ma parallelo“, ha concluso Balbinot.
Autore: Alberto Chimenti – MF Dow Jones (Articolo originale)