L’istituto di vigilanza conferma in forma scritta quanto comunicato verbalmente da Elena Bellizzi, responsabile servizio tutela consumatori dell’organo di vigilanza, nel corso dell’evento Unapass di settimana scorsa. L’obbligo di presentazione dei tre preventivi è sospeso.
Dopo averlo precisato verbalmente mercoledì scorso, per bocca della responsabile servizio tutela consumatori, Elena Bellizzi (che aveva preso parte alla prima conferenza nazionale degli intermediari, organizzata da Unapass a Roma) l’Isvap ha comunicato in forma scritta che l’obbligo di confronto delle tariffe Rc auto è stato sospeso per il tempo necessario alla predisposizione della normativa (art. 34).
Era stato lo Sna a chiedere lumi, con una lettera inviata venerdì scorso all’istituto di vigilanza, sull’applicazione o meno dell’articolo 34. Oggi è arrivata la risposta ufficiale da parte dell’Isvap. Riportiamo, sotto, integralmente, il testo che l’istituto di vigilanza ha inviato al sindacato presieduto da Claudio Demozzi.
Oggetto: Art. 34 legge 24 marzo 2012, n.27 – Conversione in legge, con modificazioni, del decreto –legge 24 gennaio 2012, n.1. Obbligo di confronto delle tariffe Rc auto.
Con riferimento alla richiesta di codesto Sindacato in data 30 marzo 2012, si fa presente che il comma 3-bis dell’art.34 della legge 24 marzo 2012, n.27, inserito in sede di conversione in legge del decreto 24 gennaio 2012, n.1, ha affidato all’Isvap la predisposizione, entro quattro mesi dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto, di uno standard di modalità operative per l’applicazione delle disposizioni di cui al comma 1 dello stesso articolo.
Si deve ritenere, pertanto, che l’efficacia del disposto di cui al citato art. 34 sia sospesa fino alla predisposizione, da parte di questa Autorità, delle previste disposizioni attuative della norma.
Il presidente
Giancarlo Giannini
Va segnalato, per dovere di cronaca, che l’Unapass, già lo scorso 29 marzo aveva inviato una lettera agli iscritti in cui si comunicava la sospensione dell’articolo 34. La risposta scritta, da parte dell’istituto di vigilanza, pone la parola fine a una questione che per la verità aveva generato un po’ di confusione non solo al mondo degli intermediari, ma anche fra gli avvocati esperti del settore assicurativo e fra le compagnie.
Redazione Intermedia Channel