Opinione della Settimana

L’Isvap spaccata sull’ok a Unipol-Fonsai

La vigilanza ha posto dubbi su alcune poste attive e mpassive della compagnia bolognese. Riunione a Goldman Sachs tra manager Fonsai ed esponenti dell’advisor per definire i concambi entro il weekend.

Continua a essere irto di ostacoli il cammino verso la creazione della Grande Unipol. I manager delle quattro compagnie interessate, Fonsai, Unipol, Premafin e Milano stanno proseguendo le riunioni con gli advisor Goldman Sachs e Lazard per arrivare a definire i rapporti di concambio entro il prossimo week end, ma su questa strada sta emergendo la grande incognita delle valutazioni in seno al bilancio di Unipol.

Alcune perizie esterne commissionate da Fonsai avrebbero infatti evidenziato un sottodimensionamento delle riserve sinistri mentre, sul fronte dell’attivo, il consulente Ernst & Young avrebbe manifestato la necessità di effettuare svalutazioni su alcuni prodotti strutturati acquistati a fronte delle riserve. Inoltre queste stesse considerazioni sono tenute in stretta considerazione anche dalla struttura interna dell’Isvap che segue la pratica Unipol, la divisione “Vigilanza 1” guidata da Giovanni Cucinotta. Il quale, secondo ricostruzioni attendibili, nei giorni scorsi avrebbe respinto con successo le pressioni arrivate dai vertici dell’istituto – il tandem formato dal presidente Giancarlo Giannini (nella foto) e il vicedirettore generale Flavia Mazzarella – volte a ottenere un rapido via libera all’operazione di aggregazione. Contrasti che fonti ufficiali dell’Isvap definiscono «normale dialettica» interna ma che presto potrebbero sfociare in una lettera di richiesta di sospensione dei tempi per procedere ad ulteriori approfondimenti. Lettera che però a ieri non risultava ancora spedita.

L’Isvap ha comunque ancora parecchio tempo a disposizione per emettere il suo verdetto sull’operazione: i 60 giorni lavorativi scattati il 27 febbraio scorso termineranno a fine maggio, a cui si potranno aggiungere, eventualmente, altri 20 giorni. Non a caso ieri l’amministratore delegato di Fonsai Emanuele Erbetta e il direttore generale Piergiorgio Peluso hanno incontrato gli esponenti di Goldman Sachs, advisor della compagnia nell’operazione, per fare il punto della delicata situazione. Riunione dalla quale è emersa soltanto una generale “complicazione” nel valutare le poste attive e passive di società finanziarie come Unipol e Fonsai.

Nei prossimi giorni si capirà meglio se gli ostacoli emersi in merito alla valutazione delle poste di bilancio di Unipol saranno superabili dalle parti oppure rischieranno di mettere in dubbio l’intera architettura dell’operazione. La tabella di marcia per arrivare alla creazione della Grande Unipol è infatti definita nei minimi dettagli e molto stretta nei tempi. A metà maggio si dovrà infatti realizzare l’aumento di capitale di Premafin da 400 milioni riservato a Unipol, primo passo concreto verso la fusione a quattro. Ma per quella data dovranno essere arrivate tutte le autorizzazioni, Isvap, Consob e Antitrust, altrimenti la compagnia guidata da Carlo Cimbri non compierà neanche un passo in quella direzione.

Autore: Giovanni Pons – La Repubblica (Articolo originale)

Articoli correlati
ANAPA Rete ImpresAgenziaAssociazioni di CategoriaIn EvidenzaOpinione della Settimana

«Nessuno si salva da solo»

Nel corso di «Davos 2021», la kermesse annuale del World Economic Forum tenutasi lo scorso…
Leggi di più
ANAPA Rete ImpresAgenziaIn EvidenzaNewsOpinione della Settimana

Il «dritto»...

Ormai quotidianamente l’IVASS oscura e sanziona siti on-line di Intermediari…
Leggi di più
ANAPA Rete ImpresAgenziaIn EvidenzaNewsOpinione della Settimana

Opportunità e sfide del mercato assicurativo italiano

I grandi cambiamenti che stanno interessando l’Italia e il mondo intero, come ben sappiamo…
Leggi di più
Newsletter
Iscriviti alla nostra Newsletter
Resta aggiornato sulle ultime novità, sugli eventi e sulle iniziative Intermedia Channel.