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PICARO (GAA SAI) SCRIVE ALL’AD ERBETTA

Per il presidente del gruppo aziendale agenti Sai è necessario un confronto «franco e sereno» allo scopo di sanare la frattura che si è venuta a creare fra la rete agenziale e i vertici della compagnia.   

«Le notizie che si leggono sui quotidiani, le informazioni ricavabili dai documenti ufficiali relativi agli accordi con Unipol, le relazioni di bilancio, la denuncia del fondo Amber e la conseguente relazione del collegio sindacale, uniti alle dichiarazioni circa la necessità futura di ridurre la quota di mercato, con immaginabile conseguente ulteriore dismissione di portafoglio e/o chiusura di agenzie, nonché le azioni di risanamento in atto e prospettate, risultano del tutto distoniche con la realtà dei fatti e scavano un solco profondo tra la rete agenziale e i vertici della compagnia».

È quanto scrive Nicola Picaro (nella foto), presidente del gruppo aziendale agenti Sai, in una lettera indirizzata a Emanuele Erbetta, amministratore delegato di Fondiaria Sai. Una missiva scritta al termine del giro d’Italia, effettuato in modo parallelo a quello della compagnia. Fra gli agenti, «la sensazione diffusa e immediatamente percepibile è di grande incertezza e insicurezza, nonché di scoramento e delusione», riporta Picaro.

«Il direttivo nazionale e io avremmo voluto confrontarci con lei (Erbetta, ndr) sulle reali prospettive e sulle garanzie per la rete agenziale, ma questo sino a oggi non è stato possibile e ce ne rammarichiamo. In diverse occasioni ha espresso la sua vicinanza agli agenti, ma nei fatti la divisione Sai è in vacanza di accordo integrativo, con tutti i problemi che questo comporta, aprendo scenari inquietanti. La proroga, da noi più volte richiesta, sarebbe un gesto concreto e dissolverebbe i dubbi sul perché sia così difficile perfezionarla».

Picaro parla di frattura fra rete agenziale e vertici della compagnia che si può «colmare solo ed esclusivamente con un confronto franco e sereno a cui con il senso di responsabilità che ci ha contraddistinto fino ad oggi, la invitiamo nuovamente, anche per conoscere le reali autonomie operative della compagnia».

Allo stato attuale, scrive ancora il presidente del Gaa Sai, «l’unico asset di valore sono gli agenti tutti, senza distinzione alcuna. Ne è una prova la raccolta vita realizzata in questo ultimo periodo, a dispetto delle notizie non certo rassicuranti diffuse dagli organi di stampa e ottenuta solo grazie alla fiducia che i clienti ripongono negli agenti. Pertanto, qualunque progetto presente e futuro potrà trovare realizzazione solo con il coinvolgimento e la condivisione della rete agenziale».

Redazione Intermedia Channel

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