25 milioni di biciclette ma mancano piste nelle città
Aumenta il numero dei ciclisti in Italia e con loro la richiesta di maggiore sicurezza per le due ruote sulle strade italiane. Complessivamente – secondo una ricerca realizzata da Nextplora per l’Osservatorio Linear del gruppo Unipol – il numero delle biciclette che circolano sulle strade delle citta’ italiane ammonta a 25 milioni. Negli ultimi anni infatti la due ruote sta diventando il mezzo più utilizzato dalle persone per muoversi nel caos cittadino, per restare in forma e soprattutto per dare sollievo al portafogli sotto stress per il caro benzina. Ne è una prova il fatto che sempre più città, da nord a sud, stiano inserendo il servizio di bike sharing in alternativa alle auto private. Ma i rischi ed i disagi per chi viaggia sulle due ruote sono ancora molto elevati, da nord a sud. In particolare, il 65% degli intervistati chiede la realizzazione delle piste ciclabili, con un picco del 70% tra gli abitanti del nord. In Italia ce ne sono 3.227 km in totale, troppo poche se paragonate al resto d’Europa. Altra problematica è quella legata alla circolazione: per il 43% nessuna zona della loro città è in grado di facilitare l’accesso alle bici, dato che arriva addirittura al 54% per gli abitanti del sud Italia; il 25% ritiene che solo le strade del centro siano adatte alle due ruote, mentre solo per il 13% si puo’ circolare facilmente in ogni zona della propria città.
A livello di sicurezza, il rischio medio di mortalità per un ciclista nel bel Paese e’ di 1,92%, più del doppio (0,77%) rispetto a chi va in auto e 6 volte piu’ alto (0,31%) di chi sceglie l’autobus. Le citta più sicure? Aosta, Trento, Trieste Genova, Ancona e Campobasso. Chi va in bicicletta a Potenza, L’Aquila, Torino e Napoli deve stare molto attento invece, sono le prime quattro città con record negativo.
Inoltre, a tutti i pericoli della strada, si aggiunge quello rappresentato dagli automobilisti che mal sopportano la presenza delle due ruote: il 61% degli automobilisti intervistati non tollera infatti che circolino sempre in mezzo alla strada mentre, per un 58%, non prestano attenzione e sbucano senza guardare. Il 44% degli intervistati fa notare che spesso i ciclisti non usano segnalatori come faretti o catarifrangente durante le ore notturne, infine il 40% punta il dito sul loro cambio improvviso di direzione, che minaccia la sicurezza sulle strade.
Fonte: Ansa (Articolo originale)