La procura di Milano potrebbe presentare nelle prossime ore un’istanza di fallimento per Sinergia Holding di Partecipazioni e Immobiliare Costruzioni Im.Co, le due “casseforti” di Salvatore Ligresti, attraverso le quali il finanziere siciliano controlla il gruppo di famiglia. L’ipotesi che il sostituto procuratore Luigi Orsi chieda il fallimento delle due società viene definita altamente probabile da fonti vicine al Palazzo di giustizia di Milano, anche se la valutazione è ancora in corso.
La richiesta di fallimento aprirebbe nuovi scenari nell’inchiesta che la procura milanese sta portando avanti da quando, nel luglio scorso, il nome di Ligresti è stato iscritto nel registro degli indagati con l’ipotesi di reato di ostacolo all’attività delle autorità di vigilanza. Così come già accaduto lo scorso anno nell’indagine sul dissesto del San Raffaele, la richiesta di fallimento di Sinergia e Imco consentirebbe al pm Orsi di procedere anche per reati di bancarotta, aggravando la posizione del finanziere siciliano. Ieri mattina gli avvocati di Ligresti, Giuseppe Lombardi e Marco De Luca, hanno fatto visita al pm Orsi in procura. Nel pomeriggio, poi, Lombardi ha incontrato la famiglia Ligresti.
Le attenzioni della procura di Milano si erano concentrate già da settimane su Sinergia e Imco, società oberate da debiti. Sinergia è controllata dai Ligresti attraverso due fiduciarie, la Fidirevisa Italia (che ha intestato il 76,8% delle azioni) e la Compagnia fiduciaria nazionale (con il 18,8%). Una quota del 5% è invece posseduta dalla Minoritaria Holding and Investments presieduta da Giancarlo De Filippo, il fiduciario dei trust esteri di Ligresti, sui quali la Consob ha acceso un faro.
Sinergia controlla a sua volta il 60% della Imco, mentre le restanti quote sono in carico alla lussemburghese Mermer International e alla Ificen.
Fonte: Il Sole 24 Ore (Articolo originale)