La rappresentanza presieduta da Giuseppe Consoli collabora fattivamente all’elaborazione dei prodotti da inserire in catalogo. E il rinnovo dell’accordo integrativo, sottoscritto pochi mesi fa, mette al riparo le agenzie dalla crisi di redditività.
(Articolo tratto da Intermedia Channel Magazine numero 2)
Dopo aver sottoscritto alla fine dell’anno scorso il rinnovo dell’accordo integrativo, il gruppo agenti Itas si appresta a condividere con la propria mandante la fase di sviluppo di tutte le attività di information technology. Già, perché è sul sistema informatico che si stanno concentrando le attenzioni e le discussioni con i vertici della compagnia con sede a Trento. A parlarne con Intermedia Channel è il presidente della rappresentanza agenziale, Giuseppe Consoli (nella foto), nato a Catania 48 anni fa e intermediario a Trento.
«In questo momento stiamo fortemente innovando tutte le attività di information technology e lavorando su una serie di progetti che vanno dalla digitalizzazione dei contratti alla firma grafo metrica, dalla gestione di un Crm evoluto alle stampe contrattuali in agenzia. È un processo che in realtà va avanti da un anno e mezzo e che dovrebbe concludersi fra la fine di quest’anno e la prima metà del 2013. Solo allora avremo una visione chiara in merito alle utility che queste innovazioni tecnologiche avranno portato presso le agenzie Itas», dice Consoli.
Il gruppo agenti, che conta 256 iscritti per un totale di circa 190 agenzie, quasi tutte monomandatarie, è reduce, come accennato in apertura, dalla sottoscrizione del rinnovo dell’accordo integrativo avvenuta alla fine del 2011. «L’intesa l’avevamo firmata nel 2008 e avendo una durata triennale era in scadenza proprio alla fine dell’anno scorso. L’accordo è stato prorogato per altri tre anni, fino al 2014», puntualizza Consoli. Quali sono i punti salienti? «Sono diversi: innanzitutto il trattamento provvigionale prevede aliquote supplementari sulle nuove acquisizioni e questo consente di sostenere la rete. Poi vengono confermati alcuni importanti istituti come per esempio la collaborazione con una società di nostra costituzione, una cooperativa che si chiama Sia nata una quindicina di anni fa, attraverso la quale il gruppo agenti colloca alcuni rischi che per dimensioni la nostra compagnia non assume. Il riferimento è, per esempio, alla D&O e a parte dei rischi grandine. Inoltre», prosegue Consoli, «l’intesa contempla anche l’istituzione di un tavolo di lavoro per confrontarci sulle logiche di subentro nelle agenzie, verificando gli istituti dell’indennità di risoluzione e della rivalsa».
SINERGIA Insomma sembra esserci un buon rapporto fra il gruppo e i vertici della compagnia. Lo si capisce anche dalla elaborazione dei prodotti in catalogo. «Francamente non possiamo lamentarci delle polizze che abbiamo in catalogo», dice Consoli. «Anche perché come gruppo abbiamo costituito una serie di osservatori, cioè gruppi di lavoro rappresentativi di tutti i colleghi, con l’obiettivo di confrontarci con la mandante in modo permanente e per potere elaborare le evoluzioni di prodotto. Possiamo quindi ritenerci soddisfatti del catalogo proprio perché sono dei prodotti che nascono dal confronto con la compagnia, sono condivisi e non sono calati dall’alto». E l’Rc auto? «Anche in questo caso esiste un osservatorio che si confronta costantemente con la compagnia e analizza le proposte di modifica di tariffa che vengono avanzate dalla mandante: in un modo o nell’altro troviamo sempre un punto di equilibrio per trovare il giusto vantaggio competitivo sia per il cliente, sia per tenere fede a quelli che sono gli standard di equilibrio tecnico che la compagnia richiede», risponde Consoli.
REDDITIVITA’ Si parla tanto di crisi di redditività delle agenzie. In Itas come è la situazione? «Gli accordi economici che come gruppo abbiamo sottoscritto e rinnovato nel corso degli ultimi anni sicuramente hanno garantito alle agenzie uno standard di redditività buono», ammette Consoli. «L’obiettivo è quello di riuscire a ottimizzare i costi di gestione e di produzione dei contratti e del servizio alla clientela attraverso delle evoluzioni tecnologiche e informatiche che siano all’altezza».
Consoli ha assunto la carica di presidente a giugno del 2010 e considerato che il mandato è triennale ne deriva che siamo a metà strada del suo percorso. È possibile fare un bilancio? «Guardi, i bilanci li faccio fare sempre agli altri….a me pare di percepire una buona risposta da parte di tutti gli iscritti e ne ho avuta dimostrazione all’ultimo congresso, molto partecipato, dello scorso ottobre. Posso ritenermi fino a questo momento soddisfatto del lavoro svolto dalla giunta e dal direttivo, i cui componenti sono sempre disponibili a fornire il proprio contributo».
Fabio Sgroi – Direttore Intermedia Channel