I dati sulle assicurazioni in Emilia-Romagna presentati nell’indagine annuale di Federconsumatori. Crescono le compagnie on-line, anche se la concorrenza è ancora troppo debole.
Federconsumatori, nella sua indagine annuale, dipinge il mondo delle assicurazioni auto in Emilia-Romagna come una vera e propria giungla. Fatta di rincari nell’ordine del 10% in un anno, ritardi di mesi nella liquidazione dei danni, clausole nascoste, taciti rinnovi e omissioni di aiuto. Su tutti emerge un dato: nonostante il calo degli incidenti, certificato dal ministero, i costi continuano a salire con aumenti che sfiorano per alcune categorie il 20%. Troppo per mitigare un mercato dove la concorrenza delle compagnie on-line, seppur in crescita, è però ancora troppo debole.
Il rapporto ha messo a confronto le otto compagnie principali, in base a fatturato e rappresentatività regionale, attraverso i preventivi disponibili sul sito della Isvap. L’Emilia-Romagna ha confermato la media nazionale, attestandosi appena al di sotto della tendenza italiana: tutti i profili tipo immaginati da Federconsumatori vedono aumenti tra il 5 e il 19%. A calare solo i motocicli: -10% rispetto al 2011, quando però i premi erano esplosi con un +62,8%. Bologna e Rimini le città più care, mentre Parma e Ferrara corrono di meno.
“Ci sarebbero margini rilevanti per una riduzione“, ha sottolineato Domenico Genovese, responsabile dell’osservatorio regionale sulle Rc Auto, invitando a rivolgersi al mercato online: “Ci sono significative differenze per quasi tutte le categorie, eccetto i pensionati”. La crescita delle compagnie via web è stata costante anche nell’ultimo anno: “Nel 2008 valevano il 4%, nel 2010 il 6%, oggi siamo al 10%. Ma c’é ancora molto che si può fare“.
A confermare una situazione ormai al limite della regolarità é anche la mole di segnalazioni dei consumatori all’Isvap: nel 2010 i reclami sono stati oltre 35.000, una cifra confermata nel 2011 (erano 27.000 a fine ottobre). Le lamentele degli utenti hanno portato nel 2010 a sanzioni record per 43,3 milioni, un dato che nel 2011 sarà sicuramente superato (si è già a quota 41,6).
La stragrande maggioranza dei reclami riguarda il ritardo nei risarcimenti, in media un mese per i danni materiali ma ben superiore per quelli fisici. Altri problemi nascono dalla clausola del tacito rinnovo del contratto: “Il Parlamento deve intervenire da tempo per eliminarla, ma ancora non l’ha fatto“, ha ricordato Genovese. E ancora “l’omissione da parte delle aziende di assicurazione, della possibilità di rivolgersi a un medico legale di propria fiducia per la valutazione dei danni, una perizia che sarebbe a costo dell’impresa stessa“.
Per non parlare della rottura unilaterale di polizze a utenti anziani, costretti a stipularne di nuove a costi molto più alti. Insomma, per Federconsumatori è ora di reagire: “Bisogna essere più aperti e più attivi. Fare più preventivi prima di presentarsi alla propria compagnia e sfruttare il proprio potere contrattuale: si può risparmiare fino al 35%“, ha concluso Genovese.
Fonte: Via Emilianet.it (Articolo originale)