Dodici presidenti di gruppo hanno firmato un documento con il quale sospendono la partecipazione ai lavori dei Comitati dei gruppi aziendali agenti di Sna e Unapass. Obiettivo? Creare un progetto per un nuovo modello associativo, più moderno con i tempi.
Una decisione clamorosa che certamente lascerà il segno, in un modo o nell’altro, nella vita sindacale della categoria degli agenti di assicurazione. Una sorta di spartiacque. Come dire: ricominciamo da zero. Con nuove idee, con nuovi propositi e nuovi obiettivi. E solo il tempo dirà se sarà stata una scelta saggia o scellerata. Proprio così, perché la sterzata coraggiosa e storica di 12 gruppi aziendali che hanno deciso di sospendere la partecipazione alle riunioni dei Comitati dei Gruppi aziendali agenti di Sna e Unapass è a dir poco fragorosa.
L’intento è quello di «ricercare tutte le vie possibili per concentrare le forze sui punti che uniscono la categoria per ritrovare una autentica unità sindacale e per creare un progetto per un “nuovo modello associativo”, più moderno con i tempi, che incorpori ogni risorsa intellettuale in campo di buona volontà, tra gli iscritti di Sna, Unapass e gruppi agenti, e i numerosi non iscritti ad alcun sindacato».
L’incontro in gran segreto di mercoledì scorso a Bologna potrebbe per certi versi incrinare i rapporti con Sna e Unapass. Sì, perché questo nuovo soggetto, da quanto si apprende dal documento conclusivo che Intermedia Channel pubblica in esclusiva nella sua interezza, i 12 presidenti di gruppo si dicono insoddisfatti dell’operato dei due sindacati, esprimendo «forte delusione e amarezza per non essere riusciti a individuare una strategia sin dall’inizio comune» per evitare norme legislative deficitarie per gli agenti, e per aver mostrato «inadeguatezza a gestire gli attuali straordinari cambiamenti che stiamo vivendo».
Insomma una bacchettata mica da poco per Sna e Unapass. Si apriranno spiragli per un dialogo con le due rappresentanze sindacali? È questo il terzo soggetto di cui si parla da tanto tempo? Quali saranno i prossimi passi? Quali ripercussioni ci saranno sulla categoria? Si verificheranno ulteriori fratture oppure questa decisione potrà davvero essere la svolta per una unità sindacale? Quali saranno le reazioni di Claudio Demozzi, presidente dello Sna, e di Massimo Congiu, presidente di Unapass? Difficile, in questo momento, trovare risposte a queste domande. Anche perché è troppo presto per delineare con certezza quali saranno gli scenari futuri.
Ma ecco il documento conclusivo della riunione dei presidenti dei Gaa del 30 maggio 2012 a Bologna. Ogni lettore potrà trarre le proprie conclusioni.
Fabio Sgroi – Direttore Intermedia Channel
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I presidenti dei Gruppi Aziendali Agenti di Assicurazioni, sottoscrittori del seguente documento, riunitosi a Bologna il 30 maggio 2012, di persona e per delega, dopo essersi confrontati sui risvolti pratici sottesi alla conversione in legge del D.L. 24 gennaio 2012, n. 1, in materia di Liberalizzazioni, esprimono forte delusione e amarezza verso l’operato delle “organizzazioni sindacali” per non essere riuscite a individuare una strategia sin dall’inizio comune e tesa a evitare che, per l’ennesima volta, norme legislative si riversassero esclusivamente sugli Agenti. Al contrario, nulla è stato ottenuto e il risultato, sotto gli occhi di tutti, è costituito da una palese disparità di obblighi normativi, a tutto vantaggio delle Compagnie e in particolare quelle “Dirette”, da maggiori oneri amministrativi e da ulteriori rischi di sanzioni per chi quotidianamente opera nelle Agenzie di Assicurazioni.
Ribadiscono, inoltre, la propria contrarietà in quanto hanno visto disattesa la volontà inequivocabile espressa più volte dai Gruppi Aziendali, con particolare riferimento all’abrogazione dell’art. 34 e non alla sua modifica. Volontà peraltro avvalorata dalla dichiarata disponibilità totale ad aderire, durante la discussione nelle commissione parlamentari e in ogni modo prima della conversione in legge, a qualsiasi azione di protesta e mobilitazione che le organizzazioni di categoria avessero in quel momento disposto.
Siamo l’unica categoria che ha subito integralmente le iniziative del legislatore, senza portare a casa un solo piccolo risultato positivo. Questa debacle è conseguente soprattutto al fatto che le nostre organizzazioni sindacali, anziché offrire segni di coesione, o quanto meno di “apparente” unità di intenti, concordando priorità e strategie comuni, hanno tentato durante la conversione in legge, di presentare emendamenti modificativi, andando ognuna per la propria strada facendosi portavoce di proprie posizioni autonome a discapito dalle attuali e reali tensioni e priorità avvertite dagli agenti degli assicurazione.
Evidenziano con rammarico che i numerosi appelli all’unità della categoria, rivolti da tanti Gruppi Aziendali sono rimasti del tutto inascoltati, evitando di risolvere i nostri gravi problemi con la forza dell’unità senza ascoltare e patrimonializzare l’apporto politico e intellettuale dei Gruppi Agenti.
Le OO.SS., anziché far prevalere il buon senso e la razionalità del momento, mostrano inadeguatezza a gestire gli attuali straordinari cambiamenti che stiamo vivendo.
Un atteggiamento, quello degli attuali vertici sindacali, che privilegiando iniziative mediatiche toglie attenzione dai veri problemi, spingendo verso la scelta obbligata del plurimandato (che rimane un importante conquista di libertà), esaltandolo come l’unico modello distributivo da raggiungere, senza tenere in considerazione l’attuale realtà del mercato del nostro Paese, che, addirittura, viene considerata superata e non rappresentativa del settore.
I Presidenti dei Gruppi Aziendali, firmatari del presente documento, non ravvisando, in questo momento, a favore degli iscritti dei Gruppi Agenti, un’adeguata rappresentanza e tutela da parte delle Organizzazioni Sindacali
deliberano di sospendere la partecipazione alle riunioni dei Comitati dei GAA
e si fanno promotori nel ricercare tutte le vie possibili per concentrare le forze sui punti che uniscono la categoria per ritrovare una autentica UNITA’ SINDACALE, che da decenni viene magnificata ma mai attuata, e per creare un progetto per un “nuovo modello associativo”, più moderno con i tempi, che incorpori ogni risorsa intellettuale in campo di buona volontà, tra gli iscritti di SNA, UNAPASS e GRUPPI AGENTI, e i numerosi NON ISCRITTI ad alcun sindacato.
Una volta elaborato il nuovo modello COMPATTO e RAPPRESENTATIVO ritengono importante affrontare, una volta per tutte, le questioni più urgenti, dimenticate dalle nostre Organizzazioni Sindacali, che attanagliano, ormai da tempo immemore, la nostra professione. Sia solo detto, a titolo di esempio, dalla ripresa della negoziazione per il rinnovo dell’ Accordo Impresa Agenti, con particolare urgenza all’Istituto della Rivalsa (per le nuove generazioni) e alle Indennità di fine mandato e Fondo Pensione (per gli agenti uscenti).
Problemi, quelli accennati, arenatisi al 2003 e mai più gestiti, se non a parole, nonostante le ripetute richieste che dimorano nelle mozioni congressuali degli ultimi anni. E tutto questo a causa di un immobilismo sindacale condito di una politica che ha voluto privilegiare le logiche dello scontro nei confronti dell’ANIA, interlocutore con il quale, occorre invece ritornare presto a dialogare per riprendere una costruttiva dialettica di confronto.
Infine, in merito alla vertenza in atto tra lo SNA e le organizzazioni sindacali dei Dipendenti, i sottoscritti presidenti, pur registrando la ripresa della trattativa per il rinnovo del CCNL, considera intempestiva e affrettata la palesata volontà di prevedere una nuova figura di produttore-dipendente, in particolare in una fase delicatissima di discussione generale sulla Riforma del Lavoro e chiedono allo SNA di ritirare tale ipotesi.
Letto, confermato e sottoscritto dai seguenti presidenti (o delegati) di Gruppi Aziendali Agenti:
1) ALLIANZ LLOYD ADRIATICO – Giovanni Trotta
2) AUGUSTA – Federico Serrao
3) AXA ITALIA – Alessandro Lazzaro
4) AVIVA – Pierangelo Colombo
5) CARIGE – Letterio Munafò
6) CATTOLICA – Bruno Coccato
7) GENERALI – Vincenzo Cirasola
8) ITALIANA – Luigi Mingozzi
9) ITAS – Giuseppe Consoli
10) MILANO (MAGAP)– Francesco Bovio
11) VITTORIA – Roberto Arena
12) ZURICH – Enrico Ulivieri
Finalmente qualcosa si smuove. Adesso, Cirasola ha la sua chance. Vedremo cosa sarà in grado di fare. Una ventata di novità, comunque, ci voleva…
Vediamo se ora entreranno anche gli agenti di assicurazione nel terzo millennio !
Non serve un Cirasola, ci vuole convergenza di interessi comuni tra tutti coloro che ambiscono ad
avere un futuro.
Caro Antonino, la ventata di novità nello Sna c’è già stata e Cirasola, che di chance ne ha già avute parecchie, non può certamente essere la novità.
Non posso che condividere questo percorso e mi congratulo con tutti i colleghi che hanno sentito forte la responsabilità di esporsi in prima persona, concretamente, per gli interessi di tutta la categoria.
L’unità si costruisce attorno ad un progetto che evidenzi le priorità, come il rinnovo dell’accordo agenti o la regolamentazione dell’istituto della rivalsa.
Abbandoniamo i temi che dividono, come l’art.34, il mono o il pluri, i corsi propaganda dei super-rappresentanti-formatori, comunque temi marginali e raccogliamo le energie di tutti attorno ad interessi comuni, irrinunciabili.