Mediobanca e alcuni grandi soci del gruppo Generali hanno sfiduciato il Ceo Giovanni Perissinotto. Sarebbe già pronto il nome del sostituto: Mario Greco. Domani il consiglio straordinario per la verifica sul management. Ecco che cosa i report presentati oggi dagli analisti.
Credit Swiss
«Non vediamo che il management di Generali sia la maggiore ragione del perché il titolo è stato uno dei peggiori performer dall’inizio dell’anno. In realtà i risultati operativi della compagnia sono stati largamente alla pari o superiori dei suoi concorrenti e per noi non è ovvio che un nuovo Ceo potrebbe cambiare il fatto che Generali è per natura la più grande assicurazione italiana ed ha una sproporzionata esposizione ai titoli pubblici italiani. Ed anche il fatto che il gruppo deve ricapitalizzarsi, attraverso dismissioni o un aumento di capitale, per pagare la put option garantita a PPF in relazione alla joint venture nell’Europa dell’Est. Mentre la nomina di Greco probabilmente sarebbe ben vista dal mercato dato il suo precedente track record in Ras alla fine degli anni ’90, noi sospettiamo che ogni cambiamento accellererebbe l’analisi di queste problematiche e, in definitiva, la loro natura diluitiva».
Autonomous
«Mario Greco è ben visto dagli investitori ma vi è un generale scetticismo degli sul timing di questa operazione e di quanto questa simboleggia la vecchia corporate Italy».
Bank of America /Merrill Lynch
«I problemi di corporate governance a Generali hanno, sembra, frustrato gli investitori nel passato. La mia impressione è che l’attuale management sta procedendo bene sui suoi piani nell’ambiente in cui si trova ad operare. E sospetto che Mediobanca stia provando a forzare il cambiamento per servire unicamente i suoi interessi».
Cheuvreux
«Non crediamo che questo ribaltone sia una soluzione. La gestione del business fatta dall’attuale squadra è stata buona, con risultati da migliori della classe” nella profittabilità del ramo vita ed una crescita organica sopra la media rispetto ai competitor. Sono state intraprese alcune discutibili acquisizioni e investimenti ma probabilmente sotto la pressione del maggiorer azionista della compagnia. Probabilmente il maggior errore è stato quello di non aver eseguito un aumento di capitale alcuni anni fa, quando le condizioni dei mercati finanziari erano migliori ma, ancora una volta, la responsabilità di questa scelta è del maggior azionista».
BNP
«Anche se Mario Greco verrà confermato come nuovo Ceo, ciò che non è affatto certo, è troppo presto per tornare sul titolo poiché fondamentale rimane la debolezza ed ogni nuovo Ceo deve risolvere i problemi di capitale (crescente rischio di un taglio dei dividendi/ l’aumento di capitale è nei pressi) era di sbloccare il valore del gruppo»
Silvia Quant
«Ufficialmente, un nuovo CEO dovrebbe facilitare una migliore performance operativa di Generali, ma dubitiamo che questa sia la vera motivazione. Piuttosto, crediamo che Mediobanca speri di inserire un CEO di comodo al fine di rafforzare ulteriormente la sua presa su Generali. La banca ha comunque dei conflitti di interesse significativi – ad esempio, ma non solo, perché sta cercando al momento di salvare il secondo assicuratore italiano, Fondiaria Sai, agevolando la fusione con il terzo assicuratore italiano, Unipol.»
«Ancora una volta diventa evidente come la corporate governance rimanga un problema per Generali. La sproporzionata influenza di Mediobanca rimane una delle principali preoccupazioni.»
Autore: Riccardo Sabbatini – Il Sole 24 Ore (Articolo originale)