di Fabio Sgroi – Direttore Intermedia Channel
Per le Assicurazioni Generali il bello viene adesso. Fatto fuori Giovanni Perissinotto, toccherà a Mario Greco prendere le redini del Leone e studiare eventuali contromosse per rilanciare il gruppo assicurativo triestino. Qui non si capisce fino a che punto la decisione di sfiduciare Perissinotto sia legata, come si dice, all’andamento del titolo o ai risultati che, nel primo trimestre 2012, non erano da disprezzare. Più facile, invece, pensare a giochi e interessi politici dai quali nella giornata di oggi uscirà un altro consigliere di peso, vale a dire Diego Della Valle, che ha annunciato le sue dimissioni.
L’uscita di scena di Perissinotto non è piaciuta al gruppo agenti Generali (ma anche all’Associazione nazionale agenti generali Ina Assitalia) che fino a poche ore dal Cda di sabato scorso lo aveva difeso strenuamente. Insomma, per Vincenzo Cirasola e gli iscritti al Gaa si preannunciano settimane di trepida attesa per capire come si muoverà il nuovo manager ex Allianz e Zurich.
Ma c’è un altro gruppo agenti in tensione. Anzi, due. Il primo è quello di Aviva, che questa settimana celebrerà l’assemblea a Torino dove si parlerà sicuramente della riorganizzazione del gruppo inglese e del declassamento dell’ormai ex amministratore delegato della filiale italiana, Andrea Battista, retrocesso al ruolo di vice da qualche…ora.
L’altro gruppo un po’ preoccupato è l’Agit, il gruppo agenti Groupama. Agli ormai noti problemi legati al sistema informatico di agenzia se ne è aggiunto un altro: l’addio (dal prossimo 1 luglio) di Roberto Laganà, vice direttore generale responsabile della direzione operazioni assicurative della compagnia, che evidentemente aveva un ruolo chiave per le «attività di completamento dei processi di integrazione della compagnia e per la incompiuta fase di unificazione dei sistemi gestionali».
A proposito di gruppi aziendali, c’è da capire quale sarà il prossimo passo dei 12 presidenti che hanno deciso di sospendere la partecipazione alle riunioni del comitato dei Gaa in seno allo Sna e al Focus Group di Unapass, con l’obiettivo di perseguire «l’unità sindacale e per creare un progetto per un “nuovo modello associativo”, più moderno con i tempi, che incorpori ogni risorsa intellettuale in campo di buona volontà, tra gli iscritti di Sna, Unapass e gruppi agenti, e i numerosi non iscritti ad alcun sindacato».
Urge capire, in particolare, come si intende realizzare questo progetto e soprattutto quando, visto che il mercato assicurativo, in termini di norme (domestiche ed europee) evolve continuamente e la categoria non può permettersi di perdere tempo.