L’assemblea generale dell’Associazione Agenti Unipol, svoltasi a Siracusa, ha fatto il punto sui primi risultati dell’accordo e sui nuovi traguardi da raggiungere. Via libera alla modifica dello statuto relativa all’adesione al sindacato.
Il patto Unipol, cooperare & innovare. È stato questo lo slogan scelto per la 24esima assemblea generale dell’Associazione Agenti Unipol (Aau), che si è svolta dal 6 al 9 giugno scorso a Siracusa.
L’evento era molto atteso per almeno tre ragioni: per fare il punto sul tanto discusso accordo integrativo siglato dalla rappresentanza agenziale; per capire in quali termini modificare l’articolo dello statuto relativo all’adesione al sindacato; per svelare che cosa c’era dietro la frase “costruiamo una nuova associazione degli intermediari” pronunciata da Francesco Saporito, presidente dell’Aau a febbraio scorso, che ha indotto molti a pensare alla creazione di un terzo soggetto, oltre a Sna e Unapass.
Circa 250 i presenti in quella che è stata un’assemblea dai toni molto pacati. La mozione finale ha riassunto in questo modo la quattro giorni di lavoro: «La XXIV assemblea generale dell’Aau, richiamato il progetto strategico delineato al congresso di Torino dell’ottobre 2009 nella relazione Guardare al Futuro e il successivo e conseguente percorso politico attuato, approvata la relazione della giunta esecutiva dal titolo Cooperare & innovare, con la quale si riconferma la volontà di un rinnovato impegno nel completamento del percorso strategico intrapreso, tenuto conto di quanto emerso nel dibattito e nelle tavole rotonde, impegna la giunta esecutiva a porre in essere tutte le azioni necessarie per completare l’opera di costituzione della Federazione unitaria tra i gruppi agenti Unipol, sintetizzando in essa il potere relazionale nei confronti della mandante; predisporre tutti gli strumenti necessari per una attenta gestione degli istituti previsti dal Patto Unipol, prevedendo al contempo adeguati sistemi di monitoraggio dell’andamento delle agenzie (Osservatorio Agenzie); continuare l’azione propositiva nei confronti delle organizzazioni di categoria e di tutti i gruppi aziendali, stimolando la ricostituzione di un’unica associazione di imprenditori modernamente organizzata e finalmente rappresentativa ed autorevole; completare, infine, il modello di partnership costruito con l’impresa, concordando con la stessa meccanismi di partecipazione organica alla governance del gruppo».
UN PATTO INNOVATIVO – Nella relazione introduttiva della giunta esecutiva nazionale dell’Aau, naturalmente, c’era un ampio spazio dedicato al nuovo patto che lega gli agenti alla compagnia. «Un patto innovativo», si legge nel documento, «che prevede la remunerazione complessiva delle attività svolte dagli agenti, dall’assunzione del contratto all’assistenza ai clienti nella fase di liquidazione del sinistro, riconoscendo agli stessi la capacità di garantire un presidio qualificato del territorio e del portafoglio e un ruolo fondamentale nella gestione della variabile tecnica. Una capacità di influire sulla variabile qualitativa che deve essere incentivata e premiata in maniera differente; nasce così l’innovativo modello di remunerazione dell’Rca che debutterà il primo luglio di quest’anno. Un modello che, facendo seguito ai già confortanti risultati 2011 con aumenti importanti dell’entità delle incentivazioni (sono 423 su 430 le agenzie che hanno conseguito gli incentivi auto), anticipa risultati migliori, per l’anno 2012, rispetto a quelli simulati in fase di trattativa. Si dimostra», precisa la relazione della giunta, «già sintesi di un’azione congiunta di risanamento, che per quanto riguarda le agenzie iscritte all’Aau, ha determinato un incremento delle provvigioni (“nel 2011 la raccolta provvigionale ha sfiorato i 190 milioni di euro e l’incidenza dei rami danni è passata dal 16,2% al 16,5% e nei rami vita dal 3,90% al 3,99%”, ha affermato Saporito), mantenendo complessivamente i portafogli di agenzia e le loro prospettive di crescita. Infatti, la redditività complessiva delle agenzie aumenta di quasi un punto percentuale, comportando maggiori ricavi per oltre 7 milioni di euro, in controtendenza rispetto al mercato che registra una contrazione degli stessi pari al -3,8%. Un dato che, a oggi, smentisce le argomentazioni dei principali detrattori esterni del patto».
ADESIONE AL SINDACATO – A Siracusa si è discusso anche del tema dell’obbligo statutario di aderire allo Sna come Aau. Oggi, sul piano numerico, si registra una significativa disaffezione nei confronti dell’istituzione sindacato: gli agenti Aau iscritti allo Sna sono circa 170 e all’Unapass circa 70. Oltre 500, invece, gli agenti che non aderiscono a nessuna organizzazione sindacale. Alla fine, dopo un dibattito vivo e dai toni pacati, l’articolo “Ferma restando l’autonomia di ogni singolo associato di aderire a sindacati diversi, ai quali sono demandati compiti di tutela sindacale, l’Aau aderisce allo Sna, mantiene rapporti organici con Unapass”, è stato modificato in “Ferma restando l’autonomia di appartenenza sindacale per ogni singolo associato, l’Aau promuove iniziative atte a ricostituire un’unica associazione di categoria rappresentativa degli interessi di tutti gli agenti di assicurazione. Il Consiglio nazionale delle regioni potrà deliberare l’adesione dell’Associazione a un’organizzazione sindacale di categoria con il voto favorevole dei 2/3 degli aventi diritto”. La modifica dello statuto è stata approvata dalla stragrande maggioranza degli iscritti.
NUOVA ASSOCIAZIONE DEGLI INTERMEDIARI – In molti avevano pensato a un terzo soggetto, al punto che il suo nome era stato accostato a quello dei 12 presidenti di gruppo che qualche settimana fa hanno sospeso la loro partecipazione alle riunioni dei comitati di gruppo di Sna e Unapass. Ma Saporito, è stato chiaro: «Bisogna puntare alla riunificazione della categoria, ma con Sna e Unapass». Concetto ribadito più volte anche nel corso di una tavola rotonda che si è tenuta nell’ambito della stessa assemblea di Siracusa (e della quale Intermedia Channel vi darà conto nei prossimi giorni).
Nella relazione della giunta si legge che l’Aau continuerà «l’opera di persuasione all’interno, e non solo, dello Sna con l’obiettivo di ottenere: una profonda trasformazione del modello organizzativo, adeguandolo ai tempi e assegnando ai gruppi aziendali un ruolo di maggiore rilievo; una significativa revisione dello statuto che dovrà sancire la nascita di una moderna associazione di imprenditori, la cui rappresentatività sarà garantita dal diverso ruolo dei gruppi aziendali e dall’automatica adesione dei loro iscritti (sarà fondamentale prevedere che con la quota di iscrizione al gruppo aziendale si ottiene anche la qualifica di socio dell’associazione di categoria); un’unità sindacale ormai non più procrastinabile, che renda l’associazione di categoria nuovamente credibile e autorevole agli occhi degli interlocutori istituzionali, permettendo così una ripartenza sia in tema di Accordo nazionale agenti, sia in tema di armonizzazione e semplificazione delle fonti normative e regolamentari».
Fabio Sgroi – Intermedia Channel