Demozzi freddo sullo stato di agitazione indetto dai mandatari della compagnia: «Da gennaio chiediamo modifiche al regolamento 49, spero che questa non sia una battaglia di retroguardia»
«L’iniziativa degli agenti di Itas Assicurazioni? Mi sembra una protesta tardiva. Lo Sna si è attivato contro il regolamento 49 Isvap già a gennaio». Claudio Demozzi (nella foto a sinistra), agente assicurativo trentino e presidente nazionale dello Sna, critica la decisione degli operatori della compagnia con sede a Trento di indire lo stato di agitazione. Arrivando, se sarà necessario, a chiudere le agenzie. L’obiettivo è modificare la formulazione del regolamento applicativo del decreto Salva Italia che impone di presentare tre preventivi al cliente all’atto di stipula del contratto.
«Gli agenti Itas fanno bene a manifestare la loro contrarietà nei confronti del regolamento 49, così come è stato formulato. Lo Sna lo ha fatto da tempo. Devono fare però attenzione: corrono il rischio di non schierarsi a favore dell’apertura del mercato, ma di appoggiare la restaurazione». Le parole di Demozzi tradiscono la distanza tra il Sindacato nazionale agenti di assicurazione e il Gruppo agenti di Itas, presieduto dal trentino Giuseppe Consoli (nella foto in basso a destra). Quest’ultimo si era dissociato dai lavori dello Sna perché lo considera troppo vicino al governo sul tema delle liberalizzazioni. Alla luce delle differenti posizioni si spiegano le puntualizzazioni di Demozzi a proposito dell’iniziativa degli agenti. Consoli tramite una lettera aveva invitato i colleghi «a una compatta adesione a azioni straordinarie fino a arrivare, se sarà necessario, alla serrata delle agenzie». Nel mirino degli agenti Itas il regolamento 49 di Isvap che a sua volta applica l’articolo 34 comma 3/bis della legge 27 del marzo 2012. La categoria teme l’aggravio burocratico che comporta a suo avviso il rispetto della norma.
Demozzi è d’accordo sull’esigenza di introdurre dei correttivi: «Da tempo chiediamo che i tre preventivi si possano presentare verbalmente, senza stampare migliala di fogli, e possano essere salvati su pc». La norma per il momento resta sospesa in attesa delle decisioni di Isvap. Sullo sfondo nella dialettica tra Sna e agenti Itas c’è anche la diversa prospettiva sul plurimandato. Demozzi è un grande sostenitore di questa opzione. Gli agenti Itas invece sarebbero più legati alla compagnia di riferimento. «Con il plurimandato — conclude — si supererebbe l’ostilità all’obbligo dei tre preventivi. Gli agenti potrebbero riunirsi in consorzi o in studi associati, diventando sempre più consulenti del cliente e non operatori esclusivi delle compagnie. I preventivi diventerebbero quindi automatici nell’ottica di vendere la polizza migliore all’acquirente».
Fonte: Corriere del Trentino