Opinione della Settimana

Ritocchi alle Authority per rendere i mercati più efficienti

«La qualità dell’azione delle autorità indipendenti è cruciale per il buon funzionamento dell’economia». Così inizia il documento pubblicato nei giorni scorsi da Assonime (nella foto il presidente, Luigi Abete) che fa il punto sul funzionamento delle Authorities italiane. Secondo l’associazione fra le spa italiane occorre migliorare il quadro giuridico delle Autorità indipendenti «per rendere efficiente l’azione istituzionale svolta a favorire la ripresa economica». Con questo scopo presenta alcune proposte che s’inseriscono nell’obiettivo di ridurre le spese e ottimizzare la gestione delle risorse a disposizione. Tra i suggerimenti, quello di rivedere il quadro delle competenze affidate alle istituzioni per razionalizzarle in riferimento al settore finanziario.

La Spending review (dl 6 luglio 2012, n. 95, convertito con modifiche in legge 7 agosto 2012, n. 135) aveva previsto inizialmente la soppressione di Isvap e Covip e l’attribuzione delle loro funzioni a un nuovo soggetto (Irvap, Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni e sul risparmio previdenziale), collegato alla Banca d’Italia. In sede di conversione in legge la Covip è stata esclusa dalla riforma mentre la sola Isvap è stata sostituita da un soggetto, l’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni (Ivass).

Per Assonime dovrebbe essere portato avanti il processo d’integrazione della vigilanza sulle assicurazioni all’interno della Banca d’Italia con il coinvolgimento anche del settore del risparmio previdenziale. Occorrerebbe poi semplificare il più possibile l’assetto organizzativo e istituzionale risultante dall’accorpamento tra le Authorities nei settori bancario, assicurativo e del risparmio previdenziale.

Un’altra criticità dell’attuale sistema riguarderebbe le frequenti sovrapposizioni tra le competenze delle diverse Autorità «che aumentano ingiustificatamente i costi e riducono la certezza giuridica». Per prevenire il rischio di potenziali conflitti di competenza, il documento Assonime sostiene la necessità di intervenire, in primis, a livello normativo per eliminare le zone grigie suscettibili d’interferenze, sia tra Autorità sia tra Autorità ed altre amministrazioni. In via sussidiaria si dovrebbero valorizzare i protocolli d’intesa già in vigore tra le Autorità e finalizzati a un coordinamento delle rispettive azioni istituzionali. Per rendere questi protocolli più incisivi l’associazione propone di assoggettare le Autorità all’obbligo di rendere conto, annualmente, dell’attività di coordinamento svolta e dei risultati raggiunti in termini di prevenzione di duplicazioni e conflitti. Nella morsa della crisi economica che attanaglia le imprese, sono proposte interessanti. Resta il rammarico per aver perso l’occasione di ricondurre la vigilanza previdenziale alla Banca d’Italia. Ma l’ambizione del documento è rendere più efficiente l’azione delle Authorities in ambito finanziario, assicurativo e previdenziale.

Autore: Giovanni Barbara, Partner KStudio Associato (Kpmg) – Milano Finanza (Estratto articolo originale)

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