Opinione della Settimana

Sanità, Emilia Romagna: “la Regione non si rivolgerà più a compagnie assicurative”

Il presidente della Commissione Politiche per la Salute ha elencato i dati: “negli ultimi sei anni, le Asl dell’Emilia-Romagna hanno versato alle assicurazioni 240 milioni di premio”

La vicenda del fallimento della Faro Assicurazioni, con la quale erano assicurate per la copertura dei rischi derivanti da responsabilità civile molte Aziende sanitarie della Regione, tra le quali Cesena e Modena, oltre a lasciare nell’incertezza chi, avendo subito un danno, ha diritto al risarcimento, ha messo in luce l’inquietante e scandalosa situazione del “mercato assicurativo” nel quale è sempre più difficile reperire compagnie affidabili e solvibili“. Così Monica Donini, Presidente della Commissione Politiche per la Salute della Regione Emilia-Romagna.

Nell’ultimo decennio, infatti, c’è stato il progressivo abbandono della tutela in campo sanitario da parte delle maggiori compagnie di assicurazione italiane e il contestuale intervento di assicuratori europei e internazionali, che hanno imposto premi di polizza sempre più costosi, l’introduzione di franchigie e un’estenuante percorso per la liquidazione dei risarcimento“, aggiunge Donini.

Il presidente della Commissione Politiche per la Salute ha elencato i dati: “negli ultimi sei anni, le Asl dell’Emilia-Romagna hanno versato alle assicurazioni 240 milioni di premio, cui si aggiungono 19 milioni di liquidato diretto da parte delle Aziende sanitarie per i sinistri in franchigia, ma solo 40 milioni sono stati effettivamente liquidati ai cittadini, in tempi di calo di risorse sicuramente questi sono i costi da tagliare“.

Ora la Regione, con una legge che ha appena superato il vaglio della Commissione e che sarà portata all’approvazione dell’Assemblea il prossimo 5 novembre, ha deciso di rompere con questo sistema, di non rivolgersi più a compagnie assicurative, ma di utilizzare le risorse per la gestione diretta dei sinistri con percorsi che garantiranno la presa in carico della persona anche rispetto ai danni eventualmente causati dall’attività sanitaria“, continua Donini.

La gestione consapevole e diretta dei sinistri non è solo necessaria per razionalizzare la spesa e non è pensata all’esclusivo scopo di risparmiare, ma è l’occasione per ripristinare una relazione di fiducia fra il cittadino, il professionista e la struttura sanitaria, per garantire una migliore efficienza e trasparenza nella trattazione degli eventi avversi con una pronta individuazione e una tempestiva liquidazione del risarcimento e/o delle prestazioni sanitarie alternative al risarcimento e di rendere sempre più attenti gli operatori sanitari rispetto al rischio di errori“, conclude il Presidente della Commissione Politiche per la Salute della Regione Emilia-Romagna.

Fonte: CesenaToday (Articolo originale)

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